" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

28 maggio 2011

IN TE


In Te, Signore Gesù Cristo,
attingo la mia forza;
Tu sei una Fonte d'acqua viva
che non avrà mai fine.
Resta con me,Ti prego:
ho bisogno del Tuo Amore!
E' per me fonte di vita,
pura sorgente di pace infinita,
spinta potente nell'arduo camino,
per arrivare all'Eterna Vita.

SOLO IN DIO RIPOSA L'ANIMA MIA, DA LUI SARO' SALVATO


Anche di notte il Tuo ricordo mi consola,
quando abbandono il mio corpo al riposo:
ripenso grato al Tuo stupendo aiuto,
che come ali di chioccia mi protegge.
A Te si stringe l'anima mia,
come un bimbo sottobraccio di suo padre.
So che non devo temere le prove
se mi lascio curare dal Tuo Amore.

REGINA DELLA PACE, PREGA PER NOI!


La Madonna così L'invoca la Chiesa è la Regina della Pace. Per questo quando la tua anima, l'ambiente familiare o professionale, la convivenza nella società o tra i popoli sono agitati, non cessare di acclamarLa con questo titolo: «Regina Pacis, ora pro nobis!» Regina della Pace, prega per noi! Hai provato, almeno, quando perdi la serenità?... La sua immediata efficacia ti sorprenderà. (Solco, 874)
Non c'è pace in tanti cuori che tentano invano di compensare l'inquietudine dell'anima con un'attività incessante, con la minuscola soddisfazione di beni che non saziano, perché lasciano dietro di se il sapore amaro della tristezza. (...)
Cristo, nostra pace, è anche Via. Se vogliamo la pace, dobbiamo seguire i Suoi passi. La pace è la conseguenza della guerra, della lotta. Lotta ascetica, intima, che ogni cristiano è tenuto a sostenere contro tutto ciò che nella sua vita non viene da Dio: la superbia, la sensualità, l'egoismo, la superficialità, la meschinità del cuore. È inutile reclamare la serenità esteriore quando manca la tranquillità nella coscienza, nell'intimo dell'anima, perché dal cuore provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. (E' Gesù che passa, 73)

LA ONORINO TUTTI DEVOTISSIMAMENTE


Modello perfetto di tale vita spirituale e apostolica è la beata Vergine Maria, Regina degli apostoli, la quale, mentre viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini familiari e di lavoro, era sempre intimamente unita al Figlio Suo, e cooperava in modo del tutto singolare all'opera del Salvatore; ora poi assunta in cielo, « con la Sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio Suo ancora peregrinanti e posti in mezzo ai pericoli e affanni fino a che non siano condotti nella patria beata» (10). La onorino tutti devotissimamente e affidino alla Sua materna cura la propria vita e il proprio apostolato.

(Decreto Apostolicam Actuositatem, Concilio Vaticano II, Cap. Io N)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

MARIA, REGINA DEGLI APOSTOLI


Che lezione straordinaria in ciascuno degli insegnamenti del Nuovo Testamento! Dopo che il Maestro, nell'ascendere alla destra di Dio Padre, ha detto loro: «Andate e predicate a tutte le genti», i discepoli sono stati pervasi da un senso di pace. Ma hanno ancora dei dubbi: non sanno che fare, e si riuniscono con Maria, Regina degli Apostoli, per trasformarsi in zelanti banditori della Verità che salverà il mondo. (Solco, 232)
Se meditiamo con criterio spirituale quel testo di san Paolo, comprenderemo di non avere altra scelta che di lavorare al servizio di tutte le anime. Fare diversamente sarebbe egoismo. Se consideriamo con umiltà la nostra vita, vedremo chiaramente che il Signore, oltre alla grazia della fede, ci ha concesso dei talenti, delle qualità. Nessuno di noi è un esemplare ripetuto in serie: Dio nostro Padre ci ha creati a uno a uno, distribuendo tra i Suoi figli un diverso numero di beni. Dobbiamo mettere quei talenti, quelle qualità, al servizio di tutti, utilizzando i doni di Dio come strumenti per aiutare gli altri a scoprire Cristo.
(…) È compito dei figli di Dio far sì che tutti gli uomini entrino — liberamente — nella rete divina, e così giungano ad amarsi. Se siamo cristiani, dobbiamo trasformarci in pescatori, come quelli descritti dal profeta Geremia, con la metàfora che anche Gesù ha impiegato spesso: «SeguiteMi — dice a Pietro e ad Andrea —, vi farò pescatori di uomini» [Mt 4, 19]. (Amici di Dio, 258-260)

CHE SAPPIAMO APRIRE L'ANIMA


«Tota pulchra es Maria, et macula originalis non est in Te!» Sei tutta bella, o Maria, e la macchia originale non è in Te!, canta giubilante la liturgia. Non c'è in Lei la minima ombra di doppiezza: ogni giorno chiedo a nostra Madre che sappiamo aprire l'anima nella direzione spirituale, affinché la luce della grazia illumini tutta la nostra condotta! Se La supplichiamo così, Maria ci otterrà il coraggio della sincerità, per essere più uniti alla Trinità Beatissima. (Solco, 339)
Non mi abbandonare, Signore mio: non vedi in che abisso senza fondo andrebbe a finire questo tuo povero figlio?
— Madre mia: sono anche figlio Tuo. (Forgia, 314)
Affàcciati molte volte in oratorio, per dire a Gesù:... mi abbandono nelle Tue braccia.
— Lascia ai Suoi piedi ciò che hai: le tue miserie!
— In questo modo, nonostante il turbinìo di cose che ti porti dietro, non mi perderai mai la pace. (Forgia, 306)
«Nunc coepi!» adesso comincio!: è il grido dell'anima innamorata che, in ogni momento, tanto se è stata fedele quanto se le è mancata generosità, rinnova il suo desiderio di servire, di amare con tutta lealtà il nostro Dio. (Solco, 161)

24 maggio 2011

L'AMICIZIA




Vi sono due amicizie: una falsa e una vera. E' falsa quell'amicizia che si basa sui vantaggi che si possono trarre dall'amico e molte persone purtroppo lo fanno.
Più falsa è l'amicizia che non cerca che il diletto e la propria soddisfazione ed è la più pericolosa e la più ipocrita.
'' La vera amicizia'' si fonda invece su ciò che è bene per entrambi gli amici ed è meravigliosamente bella.

CORPO DI CRISTO


Che cos'è il pane consacrato? Corpo di Cristo.

E che cosa diventano coloro che si comunicano? Corpo di Cristo.

Non molti corpi: un Corpo solo, quello di Cristo.

(San Giovanni Crisostomo)

BENEDETTA MONOTONIA DI AVEMARIE!


Capisco che ogni Avemaria, ogni saluto alla Vergine, è un nuovo palpito di un cuore innamorato. (Forgia, 615)
«Vergine Immacolata, so bene di essere un povero miserabile, che non fa altro che aumentare tutti i giorni il numero dei propri peccati...». Mi hai detto che parlavi così con nostra Madre, l'altro giorno.
E ti ho consigliato, con sicurezza, di recitare il Santo Rosario: benedetta monotonia di avemarie che purifica la monotonia dei tuoi peccati! (Solco, 475)
Il Rosario non lo si recita solo con le labbra, biascicando una dietro l'altra le avemarie. Questo è il borbottìo delle bigotte e dei bigotti. Per un cristiano, l'orazione vocale deve radicarsi nel cuore, in modo che, durante la recita del Rosario, la mente possa addentrarsi nella contemplazione di ciascuno dei misteri. (Solco, 477)
Rimandi sempre il Rosario a più tardi, e finisci per ometterlo a motivo del sonno. Se non disponi di altri momenti, recitalo per la strada e senza che nessuno se ne accorga. Per di più, ti aiuterà ad avere presenza di Dio. (Solco, 478)

LEI PENSERA' A TUTTO


Lasciamoci guidare; siate calme, calme... Lasciamoci condurre da Maria, Lei penserà a tutto. È Lei che provvederà a tutti i nostri bisogni dell'anima e dei corpi, affidiamoLe ogni difficoltà, ogni pena e abbiamo fiducia, che Maria penserà a noi, meglio di noi. (Madre Teresa)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

23 maggio 2011

INSEGNAMI A TRATTARE TUO FIGLIO!


Se non frequenti Cristo nell'orazione e nel Pane, come potrai farLo conoscere? (Cammino, 105)
Cerca di ringraziare Gesù nell'Eucaristia, cantando lodi alla Madonna, la Vergine pura, senza macchia, Colei che ha messo al mondo il Signore.
E, con audacia di bambino, azzàrdati a dire a Gesù: mio dolce Amore, sia benedetta la Madre che Ti ha messo al mondo!
Sii certo che Gli farai piacere, ed Egli infonderà nella tua anima un amore ancora più grande. (Forgia, 70)
Cerca Dio nel fondo del tuo cuore pulito, puro; nel fondo della tua anima quando Gli sei fedele, e non perdere mai questa intimità!
— E se qualche volta non sai come parlarGli, o che cosa dire, o non osi cercare Gesù dentro di te, rivolgiti a Maria, “Tota Pulchra” — Tutta Pura, Meravigliosa —, per confidarLe: Maria, Madre nostra, il Signore ha voluto che fossi Tu, con le Tue mani, a prenderti cura di Dio: insegnami — insegna a tutti noi — a trattare Tuo Figlio! (Forgia, 84)

SIGNORE, INSEGNAMI A PARLARE



Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante
o un cembalo squillante,
ma con l'amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l'amore.
Insegnami quell'amore che è sempre paziente
e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l'amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno
e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del Tuo amore perfetto.

(Madre Teresa di Calcutta)

MOSTRA CON LE OPERE IL TUO AMORE


E' tanto facile parlare di amore,
quanto difficile praticarlo.
Un vero atto di carità è costoso e difficile,
le parole di amore sono facili e comode.
Si parla con la lingua,
si ama con il cuore.
E' tanto difficile proclamare l'amore verso l'umanità,
quanto difficile amare l'uomo in concreto.
Altro è affermare, altro è vivere quanto si afferma.
Per parte tua non delegare la lingua per ciò che devi compiere con le opere.
La tua carità sia fatta di opere che più di parole,
poichè in genere dove abbondano le parole scarseggia l'amore.
La lingua può togliere molto ma può donare poco.
Non basta avere le mani pulite,
bisogna averle piene di opere buone.
La più grande eloquenza è quella delle opere.
La carità è un linguaggio che tutti comprendono.
Nel campo della carità verso il prossimo
le parole più eloquenti sono i fatti.
Se qualcuno protesta di amarti,
credi più ai fatti che alle parole.
Dimostra con le opere ciò che ami.
Quando il cuore è infiammato di carità
non può produrre se non opere buone.
Se ti accontenterai solo dei bei pensieri e non farai seguire le opere,
sarai simile a colui che muore di fame davanti a una tavola imbandita.
Se un fratello si trovasse nudo e mancante di cibo quotidiano e tu gli dicessi:
"Va' in pace, riscàldati, e sàziati",
ma non gli dessi il necessario per il corpo,
a che servirebbe?(cf Gc. 2, 16).
Non amare soltanto a parole o con la lingua,
ma con i fatti e in verità (cf. 1 Gv 3, 18).
Se farai qualche opera buona, cerca di dimenticarlo,
o, se vuoi, ricorda i difetti con cui l'hai compiuta.
La tua più grande consolazione sia quella
di vedere gli altri avvantaggiarsi per mezzo tuo.
"Non fare a nessuno ciò che non piace a te" (Tb 4, 15).
Fai sempre del bene, del bene a tutti,
del male a nessuno e troverai aiuto nel momento della prova.
Se cercherai di fare del bene ti seguirà sempre la pace.
Non basta amare, bisogna dimostrarlo.
Vale più un grazie detto bene che un vaso d'oro dato male.
Non stancarti di fare il bene, nè volerlo differire, finchè hai tempo;
il tuo riposo sarà l'eternità.
Come passa in fretta la vita!
Fai qualche cosa di bene da lasciare in questo mondo prima di abbandonarlo.
Troppo spesso, poi, tratti il tuo simile come un oggetto che serve.
Quando non ti fa più comodo te ne liberi
come faresti con un oggetto inservibile.
Hai la vista acuta per i tuoi interessi
e sei cieco per quelli degli alri.
Di qui la fonte di tante incomprensioni.
Ti impegni molto in qualsiasi lavoro al servizio dei fratelli
quando scorgi in esso un mezzo per la tua realizzazione.
Un servizio veramente altruistico e disinteressato,
quanto è difficile trovarlo!
Làsciati guidare dall'amore senza interesse.
L'amore non cerca vantaggi.
Gesù ha dato la vita per te senza alcun Suo vantaggio;
e tu non farai nulla per il fratello senza essere ricompensato?
Nel tuo agire non pensare a quello che potrai perdere o guadagnare,
cerca di essere utile al prossimo, di servire e accontentare il Signore,
rinunciando volentieri alla tua personale soddisfazione.
Quanto è preziosa una vita spesa per il bene degli altri!
Cerca di consolare più che di essere consolato;
di amare più che di essere amato;
di perdonare più che di essere perdonato,
di donare più che di ricevere.
Quando ti doni agli altri non pensare al tuo sacrificio
perchè la tristezza non offuschi la gioia del dono.
Fai del bene a coloro che non possono ricompensarti.
Ti sarà data la tua ricompensa nella risurrezione dei giusti (cf. Lc. 14, 14).
Perdi tutto quello che lasci in questo mondo.
Porterai con te solo la merce della carità.
Possederai quello che avrai donato.

Signore sappiamo parlare d'amore,
ma non sappiamo amare,
ci riempiamo la bocca di parole,
ma ci rifiutiamo di operare,
costa fatica riconoscerTi nell'aspetto poco attraente
dell'emarginazione e della povertà.

Gesù, per intercessione di Maria,
concedi a noi il dono dell carità,
affinchè impariamo ad amare e servire i nostri fratelli in modo disinteressato
e godere la gioia di essere dei servi inutili.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Pensiero di Madre Teresa di Calcutta:
Vi auguro di gustare la stessa gioia della Madonna,
la quale, per merito della Sua umiltà di cuore
potè portare per nove mesi Gesù nel proprio grembo.
Quale lunga comunione!

22 maggio 2011

SAI PERCHE' LA TUA FEDE E' PREZIOSA? PERCHE' SE LA ESERCITI E' CAPACE DI SPOSTARE LE MONTAGNE!


Sai perchè tu sei prezioso?

Perchè sei una pietra del tempio di Dio.

Sai perchè puoi farcela?

Perchè Dio non ti lascia solo.

Sai perchè puoi vincere?

Perchè l'amore di Dio è venuto in te.

Adesso che sai, matura queste cose dentro di te, abbi una tale intimità con Dio da rendere reale ciò che hai.

Grazie Signore!

PARTECIPIAMO ALLA SUA MATERNITA' SPIRITUALE


Ricorri costantemente alla Santissima Vergine, Madre di Dio e Madre dell'umanità: ed Ella porterà, con soavità di Madre, l'amore di Dio alle anime che frequenti, perché si decidano a essere — nel loro lavoro ordinario, nella loro professione — testimoni di Cristo. (Forgia, 911)
Se ci identifichiamo con Maria, se imitiamo le Sue virtù, potremo far sì che Cristo nasca, per virtù della grazia, nell'anima di molti che si identificheranno con Lui per opera dello Spirito Santo. Se imitiamo Maria, in qualche modo parteciperemo alla Sua Maternità Spirituale. In silenzio, come la Madonna; senza farlo notare, quasi senza parole, con la testimonianza di un comportamento cristiano, integro e coerente, con la generosità di ripetere senza sosta un fiat che rinnovi costantemente la nostra intimità con Dio. (Amici di Dio, 281)

IL TRONO DI MARIA E' LA CROCE


Ammira la fortezza della Madonna: ai piedi della Croce, con il più grande dei dolori umani —non c'è dolore come il Suo dolore— piena di fortezza. —ChiediLe questo vigore, per saper stare anche tu presso la Croce. (Cammino, 508)

Maestra di speranza. Maria annuncia che tutte le generazioni La chiameranno beata [Cfr Lc 1, 48]. Umanamente parlando, su quali motivi poggiava questa speranza? Chi era Lei, per gli uomini e per le donne del suo tempo? Le grandi eroine del Vecchio Testamento — Giuditta, Ester, Debora — ebbero già su questa terra una gloria umana, furono acclamate dal popolo, esaltate. Il trono di Maria, come quello di Suo Figlio, è la Croce. E per tutto il resto della Sua vita, fino a quando è assunta in Cielo in corpo e anima, è la Sua silenziosa presenza a impressionarci. San Luca, che La conosceva bene, annota che la Madonna è accanto ai primi discepoli, in preghiera. Così conclude i Suoi giorni terreni Colei che doveva essere lodata da tutte le creature per l'eternità.
Quale contrasto tra la speranza della Madonna e la nostra impazienza! Spesso reclamiamo a Dio l'immediato pagamento del poco bene che abbiamo compiuto. Appena sorge la prima difficoltà, ci lamentiamo. Siamo, molto sovente, incapaci di reggere lo sforzo, di mantenere la speranza. Perché non abbiamo fede: "Beata colei che ha creduto! Perché si compiranno le cose predette dal Signore [Lc 1, 45]. (Amici di Dio, 286)

19 maggio 2011

LA MADONNA CI APRE LA STRADA DEL REGNO DEI CIELI


Rendi più vivo, più soprannaturale il tuo amore per la Vergine. — Non andare da Maria soltanto per chiedere. Va' anche a dare!, a darLe affetto; a darLe amore per il Suo Figlio Divino; a manifestarLe questo affetto con opere di servizio nei rapporti con gli altri, che sono essi pure figli Suoi. (Forgia, 137)
Ritorniamo all'esperienza quotidiana, alla consuetudine con le nostre madri terrene. Che cosa desiderano più di tutto le mamme dai loro figli, da coloro che sono carne della loro carne e sangue del loro sangue? La loro massima aspirazione è di averli vicino. Quando i figli crescono e non è più possibile averli accanto, attendono con impazienza le loro notizie, si emozionano per tutto ciò che succede loro: dal più piccolo malessere agli avvenimenti più importanti.
Guardate: per Maria, nostra Madre, saremo sempre piccoli, perché la Madonna ci apre la strada del Regno dei Cieli, che sarà donato a chi si fa bambino
[Cfr Mt 19, 14].

Dalla Madonna non ci dobbiamo mai separare. E come Le renderemo onore? FrequentandoLa, parlandoLe, esprimendoLe il nostro affetto, meditando nel nostro cuore le scene della Sua vita terrena, raccontandoLe le nostre lotte, i nostri successi e i nostri insuccessi. (Amici di Dio, 289-290)

PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II


Umile e amato Padre Pio:
insegna anche a noi, ti preghiamo, l'umiltà del cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo, ai quali il Padre ha promesso di rivelare i misteri del Suo Regno.
Aiutaci a pregare senza mai stancarci, certi che Iddio conosce ciò di cui abbiamo bisogno, prima ancora che lo domandiamo.
Ottienici uno sguardo di fede capace di riconoscere prontamente nei poveri e nei sofferenti il Volto stesso di Gesù.
Sostienici nell'ora del combattimento e della prova e, se cadiamo, fa' che sperimentiamo la gioia del sacramento del Perdono.
Trasmettici la tua tenera devozione verso Maria, Madre di Gesù e nostra.
Accompagnaci nel pellegrinaggio terreno verso la Patria beata, dove speriamo di giungere anche noi per contemplare in eterno la Gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!
(Omelia della canonizzazione di Padre Pio. Roma, 16 giugno 2002)

NIENTE VALE LA PENA, SE NON SIAMO ACCANTO AL SIGNORE


Maria, tua Madre, ti porterà all'Amore di Gesù. E lì starai “cum gaudio et pace” — con gioia e pace, sempre “portato” — perché da solo cadresti e ti copriresti di fango — a grandi passi, per credere, per amare e per soffrire. (Forgia, 677)
Maria e Giuseppe fecero una giornata di viaggio e si misero a cercarLo fra parenti e conoscenti. Non avendoLo trovato, tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme [Lc 2, 44-45]. La Madre di Dio, che cercò affannosamente Suo Figlio, smarrito senza Sua colpa, che provò la gioia più grande nel ritrovarLo, ci aiuterà a rifare la strada, a rettificare ciò che sia necessario, quando per la nostra leggerezza o per i nostri peccati non riusciamo più a riconoscere Cristo. Ritroveremo così la gioia di riabbracciarLo, di dirGli che non Lo perderemo mai più.
Maria è Madre della scienza, perché da Lei si impara la lezione più importante: che niente vale la pena, se non siamo accanto al Signore; che a niente servono tutte le meraviglie della terra, tutte le ambizioni soddisfatte, se nel nostro petto non arde la fiamma dell'amore vivo, la luce della santa speranza che è un anticipo dell'amore senza fine nella Patria definitiva.
(Amici di Dio, 278)

IL VERO VALORE


"Se tu trovassi sulla strada un diamante caduto nel fango che cosa faresti?".
Risposi: "Non avrei nessuna ripugnanza a sporcarmi, lo prenderei, lo laverei, ridonandolo in tal modo alla sua originale brillantezza".
"Fa così con l'uomo - soggiunse - perché ogni uomo è ben più importante di un diamante".

16 maggio 2011

"RICORRI CON FIDUCIA ALLA VERGINE"


Quando ti vedi con il cuore arido, senza sapere che cosa dire, ricorri con fiducia alla Vergine. DiLLe: Madre mia Immacolata, intercedi per me. Se La invochi con fede, Lei ti farà gustare in mezzo a questa aridità la vicinanza di Dio. (Solco, 695)

Contempliamo ora la Sua Santissima Madre, che è anche nostra Madre. Sul Calvario, accanto al patibolo, è in orazione. Non è un atteggiamento nuovo in Maria. Tale è stato sempre il Suo comportamento, nel compimento dei Suoi doveri, nelle occupazioni del focolare. Mentre Si dedicava alle cose della terra, rimaneva attenta a Dio. Cristo, perfectus Deus, perfectus homo
[Simbolo Quicumque], volle che anche Sua Madre, la Creatura eccelsa, la Piena di grazia, ci confermasse nello slancio di innalzare sempre lo sguardo all'Amore Divino.

Pensate alla scena dell'Annunciazione: l'Arcangelo che scende a comunicare il messaggio divino — l'annuncio che Ella sarebbe divenuta la Madre di Dio — la trova ritirata in orazione. Maria è interamente raccolta nel Signore quando Gabriele Le porge il suo saluto: "Salve, Piena di grazia, il Signore è con Te" [Lc 1, 28].

Qualche giorno più tardi, prorompe dalle Sue labbra la gioia del Magnificat, l'inno mariano che lo Spirito Santo ci ha tramandato attraverso l'attenta fedeltà di san Luca, frutto del rapporto abituale della Vergine Santissima con Dio.
Maria, nostra Madre, ha meditato lungamente le parole dei santi personaggi dell'Antico Testamento — uomini e donne che aspettavano il Signore — e i fatti di cui erano stati protagonisti. Ammirava quell'abbondanza di prodigi, quella profusione di misericordia che Dio aveva riversato sul Suo popolo tante volte ingrato. Nel considerare tanta tenerezza celeste, incessantemente rinnovata, si effonde l'ardore del Suo Cuore immacolato: "L'anima Mia magnifica il Signore e il Mio spirito esulta in Dio, Mio salvatore. Egli ha rivolto lo sguardo alla bassezza della Sua Serva"
[Lc 1, 46-48]. I primi cristiani, figli di questa Madre buona, hanno imparato da Lei. Anche noi possiamo e dobbiamo imparare. (Amici di Dio, 241)

LA VERGINE TI AIUTERA' SEMPRE A COMPIERE LA VOLONTA' DI DIO



Non si può condurre una vita pura senza l'aiuto divino. Dio vuole la nostra umiltà, vuole che chiediamo il Suo aiuto, attraverso la Madre nostra e Sua. Devi dire alla Vergine, proprio adesso, nella solitudine piena di compagnia del tuo cuore, parlando senza rumore di parole: Madre mia, questo mio povero cuore qualche volta si ribella... Ma se Tu mi aiuti... — E ti aiuterà, affinché tu lo custodisca puro e prosegua per il cammino a cui Dio ti ha chiamato: la Vergine ti aiuterà sempre a compiere la Volontà di Dio. (Forgia, 315)


Non si può vivere una vita limpida senza l'aiuto divino. Dio vuole che siamo umili e chiediamo il Suo aiuto. Devi supplicare con fiducia la Vergine: "Madre mia, questo povero cuore si ribella scioccamente... Se Tu non mi proteggi...". Lei ti aiuterà a conservarlo puro e a percorrere il cammino che Dio ha preparato per te.
Figli miei, ci vuole umiltà, umiltà. Impariamo sul serio a essere umili. Per custodire l'Amore è necessario essere prudenti, vigilare con cura e non lasciarsi dominare dal timore.

Tra gli autori classici di spiritualità, ve ne sono molti che paragonano il demonio a un cane arrabbiato, tenuto alla catena: se non ci avviciniamo, non ci morderà, anche se ringhia di continuo. Se coltivate nelle vostre anime l'umiltà, sicuramente eviterete le occasioni, reagirete col coraggio di fuggire; e cercherete ogni giorno l'aiuto del Cielo, per avanzare con garbo su un sentiero da innamorati. (Amici di Dio, 180)

LO SCAPOLARE DELLA MADONNA DEL MONTE CARMELO



San Simone Stock nacque nell'anno 1165, circa, nel castello di Hanford, nella contea di Kent (Inghilterra) di cui suo padre era governatore. Dopo un'infanzia tutta pia e innocente, e non avendo ancora dodici anni, mosso vivamente dalla grazia, si ritirò in un'alpestre solitudine dove, non cibandosi che di radici e di erbe e non bevendo che acqua, occupava il suo tempo in continua orazione e veniva di frequente onorato da apparizioni della Santissima Vergine.
Dopo avere condotto una vita fino all'età di venti anni più angelica che umana, comprese che si avvicinava il momento in cui stavano per rivelarsi i disegni di Dio a suo riguardo, e che doveva prepararvisi con lo studio delle scienze sacre. Vi si applicò per otto anni e, conseguita la laurea di dottore nell'Univesità di Oxford, fu ordinato sacerdote. Cominciò a predicare e divenne famoso in tutta l'Inghilterra.
In questo tempo giunsero nell'isola i Carmelitani che si stabilirono in Holme e in Aylesford. Il santo comprese che la Regina del Carmelo lo voleva nella Sua famiglia prediletta. Vi fu infatti ricevuto e partì per la Palestina, dove passò sei anni in una completa solitudine, nutrito miracolosamente con una specie di manna. Richiamato dall'obbedienza in Inghilterra, assisté al capitolo di Aylesford (1245), nel quale fu nominato Generale dell'Ordine, che governò per quindici anni.
Si diede da fare per l'approvazione dell'Ordine da parte della Sede Apostolica ed ottenne un primo riconoscimento nel 1247. Dopo due anni riuscì anche a farlo considerare come Ordine Mendicante, ma questo riconoscimento non piacque a molti altri Ordini religiosi. Cominciò una specie di persecuzione che vide impegnati diversi Ordini, insieme ad alcuni preti secolari, che con insistenza ne chiedevano la soppressione, soprattutto perchè veniva dall'Oriente. Fu allora che San Simone Stock si rivolse alla Vergine Santissima per chiederLe un'intercessione speciale in favore del Carmelo. La Vergine Santissima non rimase sorda a questi appelli e apparve al nostro santo assicurando la Sua materna protezione per tutto l'Ordine. Cosa che avvenne con l'approvazione definitiva della Regola fatta da Innocenzo IV con una Bolla in data 1° settembre 1248.
Ecco come è riportata questa apparizione da un agiografo:
"Il beato Simone, quantunque assai innanzi con gli anni, macerato dalle austerità, passava ben sovente le notti in orazione. Un giorno, ricolmo di consolazione celeste, ci radunò tutti insieme, e parlò in questi termini:
Mentre io effondevo l'anima mia nel cospetto del Signore, sebbene altro non sia che polvere e cenere, e con tutta fiducia pregavo Maria Vergine mia Signora affinché, come voleva che noi fossimo chiamati Suoi fratelli, così si mostrasse Madre, togliendoci dalle tentazioni, e con qualche segno di grazia ci rialzasse in faccia a coloro che ci perseguitano, dicendoLe con sospiri: O Fiore del Carmelo..... , mi apparve Essa con gran corteggio, e tenendo l'Abito dell'Ordine, disse: «Prendi, amatissimo figlio, questo Scapolare; questo sarà il segno dell'Ordine tuo e della Mia Congregazione e del privilegio che Io ho ottenuto per te e per tutti i Carmelitani, col quale chiunque piamente morrà, non soffrirà l'eterno incendio. E' questo un segno di salute, salvezza nei pericoli, pegno d pace e di alleanza eterna ». Disparve dicendomi ch'io avessi spedito a Nostro Signore Innocenzo, Vicario del Suo benedetto Figliuolo, perché ponesse rimedio alle vessazioni. Fratelli, mentre nei vostri cuori conserverete queste parole, fate di tutto per rendere certa la vostra vocazione per mezzo delle buone opere, e di non mancarvi giammai. Vegliate fra i rendimenti di grazie per tanta misericordia, pregando incessantemente onde le parole a me dette si adempiano, a lode della Santissima Trinità, del Padre, di Gesù Cristo e dello Spirito Santo, e della Vergine sempre benedetta, Maria".
L'autografo di questa descrizione porta la data del 16 luglio 1251.
Una volta garantita la stabilità dell'Ordine in occidente, Simone si occupò di accelerare il suo sviluppo in tutta l'Europa, specialmente in Francia. Finalmente, sul principio dell'anno 1265, giunse a Bordeaux. Era molto vecchio ma sempre ardente di zelo e il 16 maggio di quell'anno rese la sua anima a Dio. Fu sepolto nel convento del suo Ordine. Aveva più di cento anni. Erano appena trascorsi tre giorni dalla sua sepoltura che la devozione dei fedeli fece decidere l'Arcivescovo di Bordeaux a fare solennemente disseppellire il suo corpo, ciò che allora equivaleva ad una canonizzazione formale. La Chiesa ha aggiunto le sue ultime parole al saluto angelico : «Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. »


(dal libro: "Compendio della Storia dell'Ordine Carmelitano" di P. Stanislao di Santa Teresa - 1925)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

" IO SONO LA PORTA DELLE PECORE..."



Bisogna mettere sempre Dio al primo posto e possiamo farlo anche subito, entrando dalla Porta principale, che è il Cuore di Cristo...una volta varcata quella soglia la nostra vita cambierà, saremo assorbiti da quell'Amore senza fine che ci inonderà l'anima. Possiamo però scegliere, grazie al libero arbitrio, di imboccare la via larga, fatta di piaceri terreni, di egoismi e falsità...Sta scritto: “Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante”...
Amatissimi, ricordatevi che la Porta che conduce alla salvezza è una sola...attraverso questa entriamo nel Cuore di Cristo lasciandoci guidare dal Suo incommensurabile amore.
Questo cammino di rettitudine non è di certo facile, perchè noi siamo fatti di carne e polvere, inclini al peccato che è la febbre che dà morte all'anima...Chiediamo allora aiuto a Maria Santissima, sarà la nostra Guida verso la Porta del Cielo.

15 maggio 2011

LA PREGHIERA DI PASCAL E DELLA SUA NUTRICE



Considero ammirevole il Rosario che sgraniamo così come si sfoglia una rosa, petalo dopo petalo. Il Rosario è alla portata del povero e del ricco, del saggio e dell'ignorante. Questa è la preghiera di Pascal e della sua nutrice. Il ninnare delle Ave Maria, a guisa delle onde del mare, permettono a tutti l'accesso ai sublimi momenti di contemplazione.
Mi piace anche molto l'Angelus. Nei paesi islamici, il muezzin invita i fedeli a ricordarsi dell'Altissimo. La stessa cosa succede nelle campagne francesi, dopo San Luigi, tre volte al giorno, le campane rintoccano per chiamare il contadino, l'operaio, l'intellettuale ad interrompere, per alcuni secondi, quello che stanno facendo, ponendosi al di sopra degli affari, delle cose mondane, per ricordarsi del grande Affare della storia: l'Incarnazione, Dio fatto Uomo. E l'origine di questo portento è il Sì di Maria.

(Testimonianza di Jean Guitton, Madonna della Trinità, 12, 1976)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

14 maggio 2011

SIGNORE, CON IL TUO AIUTO, LOTTERO'



Il canto umile e gioioso di Maria, nel Magnificat, ci ricorda l'infinita generosità del Signore con quanti si fanno come bambini, con quanti si abbassano e sanno sinceramente di essere nulla. (Forgia, 608)
Che importa inciampare, se nel dolore della caduta ritroviamo l'energia che ci raddrizza di nuovo e ci spinge a proseguire con slancio rinnovato? Non dimenticate che santo non è chi non cade, ma chi si rialza sempre, con umiltà, con santa ostinazione.

Se nel libro dei Proverbi si legge che il giusto cade sette volte al giorno [Cfr Pro 24, 16], tu e io — povere creature come siamo — non dobbiamo né meravigliarci né scoraggiarci di fronte alle nostre miserie personali, ai nostri inciampi, perché potremo sempre proseguire se cerchiamo la forza in Colui che ci ha promesso: Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed Io vi ristorerò [Mt 11, 28]. Grazie, Signore, quia tu es, Deus, fortitudo mea [Sal 42, 2], perché sei sempre stato Tu, e soltanto Tu, Dio mio, la mia fortezza, il mio rifugio, il mio sostegno.
Se davvero vuoi progredire nella vita interiore, sii umile. Ricorri con costanza, con fiducia, all'aiuto del Signore e della sua Madre benedetta, che è anche tua Madre.

Con serenità, tranquillamente, per quanto possa farti male la ferita ancora non rimarginata del tuo ultimo scivolone, abbraccia di nuovo la croce e ripeti: «Signore, con il Tuo aiuto, lotterò per non fermarmi, risponderò fedelmente ai Tuoi inviti, senza paura dei ripidi pendii, né dell'apparente monotonia del lavoro abituale, né dei cardi e dei rovi del sentiero. Sono certo che la Tua misericordia mi assiste, e che al termine del cammino troverò la felicità eterna, la gioia e l'amore per l'infinità dei secoli». (Amici di Dio, 131)

SONO DEL CIELO


Lucia descrive la prima apparizione a Fatima il 13 maggio del 1917 :
« ...notammo due luci come lampi, e, dopo aver fatto alcuni passi, vedemmo un cane verde e una Signora tutta vestita di bianco più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua pura attraversato dai raggi del sole più ardente. II Suo Volto, indescrivibilmente bello, non era né triste né allegro, ma serio con un tono di dolce rimprovero. Le mani giunte, come per pregare, appoggiate sul petto e volte verso l'alto. Dalla mano destra pendeva un Rosario. Le vesti parevano fatte soltanto di luce. La tunica era bianca, e bianco il mantello orlato d'oro, che copriva il capo della Vergine e le scendeva ai piedi. Non Le si vedevano i capelli e le orecchie. Arretrammo sorpresi da questa apparizione. Eravamo così vicini a Lei da trovarci dentro la luce che La circondava, o, meglio, che Ella emanava, più o meno ad un metro e mezzo di distanza.
LA MADONNA: "Non abbiate paura, non vi faccio del male".
LUCIA: "Di dove è Vostra Signoria?"
LA MADONNA: "Sono del cielo"(e alzò la mano per indicare il cielo).
LUCIA: "E cosa vuole da me Vostra Signoria?"
LA MADONNA: ''Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi di seguito, il 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. Poi ritornerò ancora qui una settima volta".
LUCIA: "E anch'io vado in cielo?"
LA MADONNA: "Sì, ci vai ".
LUCIA: "E Giacinta?"
LA MADONNA: "Anche lei".
LUCIA: "E Francesco?"
LA MADONNA: "Anche lui, ma deve recitare molti Rosari".
LUCIA: "Maria das Neves è già in cielo?"
LA MADONNA: "Sì, c'è già".
LUCIA: "E Amelia?"
LA MADONNA: "Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo. Volete offrirvi a Dio, per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?"
LUCIA: "Sì vogliamo".
LA MADONNA: "Andate, dunque, avrete molto da soffrire ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto".
«Pronunciando queste ultime parole (la grazia di Dio ecc.) aprì per la prima volta le mani, comunicandoci - è suor Lucia che scrive - una luce molto intensa, quasi un riflesso che usciva da esse che ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, e faceva vedere noi a noi stessi in Dio, che era questa Luce, più chiaramente che se ci vedessimo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso interiore anch'esso comunicatoci, cademmo in ginocchio e ripetemmo interiormente: "O Santissima Trinità, Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento".
«Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse:
«-"Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra".
«Poi -descrive suor Lucia- cominciò a elevarSi serenamente, salendo verso oriente, fino a scomparire nell'immensità dell'orizzonte. La luce che La circondava sembrava aprire una via in mezzo agli astri».

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.

SERVIRE, FIGLI MIEI, SERVIRE E' IL NOSTRO COMPITO


In mezzo al giubilo della festa, a Cana, soltanto Maria si accorge che manca il vino... L'anima giunge fino ai minimi dettagli di servizio se, come Lei, vive appassionatamente intenta ai bisogni del prossimo, per il Signore.(Solco, 631)
Servire, figli miei, servire è il nostro compito; essere servitori di tutti perché si accresca in numero e in virtù il popolo fedele [Orazione super populum].
Guardate Maria.

Mai creatura si è data con più umiltà alla Volontà di Dio. L'umiltà dell'Ancilla Domini [Lc 1, 38] della Serva del Signore, è il motivo per cui L'invochiamo come Causa nostrae laetitiae, Causa della nostra gioia.

Eva, dopo aver peccato, per volere nella sua follia farsi simile a Dio, si nascondeva davanti al Signore, piena di vergogna: era triste.

Maria, proclamandoSi Serva del Signore, diviene Madre del Verbo Divino, e Si riempie di letizia. Che la Sua gioia di Madre buona metta radici in noi tutti; cerchiamo, come figli, di assomigliarLe, e così assomiglieremo di più a Cristo. (Amici di Dio, 108-109)

IL PACCHETTO DI BISCOTTI


Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno; lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò:

''Ma tu guarda, se solo avessi un po' più di coraggio gli avrei già dato un pugno...''.
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò:

''Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!''.
L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà!

''Ah!, questo è troppo''; pensò e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell' uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.
Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i biscotti di un altro senza saperlo? Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, guarda attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!

MARIA, IL FIORE PIU' BELLO DELLA CREAZIONE




Maria, è la Creatura più bella e più grande,
che sia uscita dalle mani di Dio,
il più bel Fiore della creazione;
è un Miracolo di grandezza e bellezza,
è la Madre di Gesù,
e, come tale
Si eleva al di sopra di tutti gli Angeli.

Dio ha voluto che Maria Santissima
doveva essere la Madre di Gesù;
a Lei e non ad altre creature doveva dare
tutto quello che poteva.

Maria, la più bella, la più dolce,
la più tenera, Colomba tutta pura,
nessuna creatura è bella come Maria,
nessun pennello
può dipingere donna più bella.

Il Suo viso è cristallo puro;
i Suoi occhi sono di mite
colomba,
il Suo Cuore
è come il suono di un'arpa
che emana note d'amore.

Maria è la
Colomba bianca che sale e scende,
in cielo, in terra e negli abissi;
e può ottenere da Dio
tutto quello che vuole, qualsiasi grazia.
Maria è il più bel Gioiello di Dio.

10 maggio 2011

IL SANTO ROSARIO, TANTO CARO AL CUORE DI MARIA

"...Ecco il Mio Rosario, esso sia la tua preghiera quotidiana, offrilo al Mio Cuore Immacolato per la conversione del mondo, il trionfo del Regno di Dio, la pace delle nazioni e la salvezza dell'umanità."

(Maria SS.ma a fratel Cosimo durante una delle apparizioni allo Scoglio benedetto)

11 MAGGIO 2011: 43° ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA DELLO SCOGLIO

ATTO DI CONSACRAZIONE ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO

O purissima Vergine Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, fonte inesauribile di misericordia, unico rifugio dei poveri peccatori, io, indegno Tuo figlio, a Te mi rivolgo per consacrarTi la mia vita; depongo nelle Tue mani e nel Tuo Cuore tutto l'essere mio; Tu salvami da ogni pericolo dell'anima e del corpo ed aiutami ad osservare le promesse del santo Battesimo affinché io viva da buon cristiano secondo l'evangelico comando del Tuo Figliolo Gesù.
A Te perciò oggi rinnovo la mia rinunzia a satana e ad ogni sua opera e mi consacro totalmente al Tuo materno e immacolato Cuore.
O Vergine dolcissima, da oggi io Ti appartengo, sono interamente Tuo, disponi dei miei giorni secondo la Tua santa volontà, usami come Tuo servo, come Tuo strumento, come Tua cosa, per dare maggiore gloria a Te ed al Tuo Gesù.
Fà ch'io sia sempre fedele alla Chiesa ed ai suoi ministri, infiamma il mio tiepido cuore col santo fervore della Tua Carità, infondi in esso un ardente amore verso Gesù sacramentato e donami di essere costante nella salutare pratica del Tuo Rosario affinchè io Ti ami ogni giorno di più e mi prodighi con gioia a farTi conoscere ed amare da chi ancora non Ti conosce e non Ti ama.
Accetta o Madre Santissima questa mia consacrazione e fà che essa si trasformi in un atto quotidiano di perfetto amore per la conversione dei peccatori, per tutti i bisogni della Santa Chiesa ed in riparazione delle offese che ricevono il Cuore Tuo Immacolato e quello Sacratissimo del Tuo Gesù. Così sia.

MARIA AL CENACOLO

La Chiesa si riunisce nella camera alta del Cenacolo con Maria, che fu la Madre di Gesù e dei Suoi fratelli. Dunque non si può parlare di Chiesa se Maria, la Madre del Signore, non è con i Suoi fratelli. (Cromazio d'Aquileia, +407)


Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

COME NEL FIORE


Come sul fiore scende, dolcemente, la rugiada
il cui frutto procede e arriva nella giusta stagione
come uno specchio posto tra due facce opposte,
e soavemente scende come pioggia di lana;
come la voce che si addentra in una casa aperta
e come il cuore penetra i pensieri,
sole in cristallo, senza trapassarlo;
così Gesù, per rivestirSi di umanità,
discese in Maria, mantenendoLa integra,
Madre in verginità perpetua.

(Antoine du SAIX, Piccola miscellanea di uu apprendista, 1537. Tratto dalla Vita di Gesù raccontata dai poeti, di Jacques Charpentreau, DDB, 1982)

Ave Maria, Piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il Frutto del Tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

MAGNIFICAT ANIMA MEA DOMINUM!


Come sarà stato lo sguardo gioioso di Gesù!:lo stesso che avrà brillato negli occhi di Sua Madre, che non può contenere la propria allegrezza e la Sua anima glorifica il Signore «Magnificat anima Mea Dominum!», da quando Lo porta dentro di Sé e al Suo fianco. Oh Madre!: sia la nostra, come la Tua, la gioia di stare con Lui e di avere Lui. (Solco, 95)
La nostra fede non è un peso, non è una limitazione. Che povera idea della verità cristiana dimostrerebbe chi non ne fosse convinto! Scegliendo Dio non perdiamo nulla, guadagniamo tutto: chi, a scàpito della propria anima, avrà trovato la sua vita, la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa Mia, la troverà [Mt 10, 39].
Abbiamo in mano la carta vincente, il primo premio. Se qualcosa ci impedisce di vedere chiaramente questa verità, esaminiamo il fondo della nostra anima: forse c'è poca fede, poco rapporto personale con Dio, poca vita di preghiera. Dobbiamo chiedere al Signore — per mezzo di Sua Madre, che è anche Madre nostra — di farci crescere nel Suo amore, di concederci di gustare la dolcezza della Sua presenza; perché soltanto quando si ama si giunge alla libertà più piena: la libertà di non voler mai abbandonare, per tutta l'eternità, l'oggetto del nostro amore. (Amici di Dio, 38)

7 maggio 2011

MARIA, MAESTRA DI ORAZIONE


L'amore per nostra Madre sarà come un soffio che accenderà di fiamma viva le braci di virtù, nascoste nel mucchio di cenere della tua tiepidezza. (Cammino, 492)
Ama la Madonna. E Lei ti otterrà grazia abbondante per vincere in questa lotta quotidiana. —E non serviranno a nulla al maligno quelle cose perverse che salgono, salgono, ribollendo dentro di te, per cercare di annegare nel loro putridume odoroso i grandi ideali, i comandamenti sublimi che Cristo stesso ha messo nel tuo cuore. — Serviam! (Cammino, 493)
A Gesù si va e si “ritorna” sempre per Maria. (Cammino, 495)
Maria, maestra di orazione. —Guarda come prega Suo Figlio, a Cana. E come insiste, senza perdersi d'animo, con perseveranza. — E come ottiene. —Impara. (Cammino, 502)
Non si può condurre una vita pura senza l'aiuto divino. Dio vuole la nostra umiltà, vuole che chiediamo il Suo aiuto, attraverso la Madre nostra e Sua.
Devi dire alla Vergine, proprio adesso, nella solitudine piena di compagnia del tuo cuore, parlando senza rumore di parole: Madre mia, questo mio povero cuore qualche volta si ribella... Ma se Tu mi aiuti... — E ti aiuterà, affinché tu lo custodisca puro e prosegua per il cammino a cui Dio ti ha chiamato: la Vergine ti aiuterà sempre a compiere la Volontà di Dio.
(Forgia, 315)

PREGHIERA DELL'ALFABETO

A: Aiutami a fare la Tua Volonta'.
B:
Benedici la mia famiglia e me.
C:
Confortami.
D:
Donami la pace interiore.
E: Eleva i miei sentimenti.
F: Fammi trovare amici veri.

G: Guidami.
H: Ho bisogno di Te.
I: Illuminami.
L: Lavami dalle colpe passate.
M: Mantienimi nella Tua grazia.
N: Non lasciare che mi scoraggi.
O: Orientami nelle difficoltà.
P: Perdona i miei peccati.
Q: Quando mi dimentico di Te non dimenticarTi di me.
R: Resta sempre con me.
S: Sostienimi nella tentazione.
T: Tienimi nella Tua grande mano.
U: Usami come strumento della Tua pace.
V: Visitami nelle ore buie della solitudine.
Z: Zuccherami a volontà, perchè c'è troppa gente acida quaggiù.

Amen.

6 maggio 2011

IL SANTO ROSARIO E' UN'ARMA POTENTE


Il Santo Rosario è un'arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato. (Cammino, 558)
Anche i nostri rapporti con la Madre del Cielo richiedono norme di pietà filiale che guidino il nostro comportamento verso di Lei. Molti cristiani adottano l'antica consuetudine dello scapolare, o usano salutare — non c'è bisogno di parole, basta un pensiero — le immagini di Maria che si trovano in ogni casa cristiana o che adornano le strade in tante città. Altri vivono quella preghiera meravigliosa che è il santo Rosario, nel quale l'anima non si stanca di ripetere le stesse cose, come non se ne stancano gli innamorati che si amano veramente, e in cui si impara a rivivere i momenti centrali della vita del Signore. Altri ancora si sono abituati a dedicare alla Madonna un giorno della settimana — il sabato — come un'occasione per offrirLe qualche piccola attenzione e per meditare più intensamente sulla Sua Maternità.
Ci sono molte altre devozioni mariane che non è necessario ricordare in questo momento. Certamente non si tratta di praticarle tutte insieme — crescere nella vita soprannaturale è cosa ben diversa dal fare accumulo di devozioni —: devo però dire che non possiede la pienezza della fede chi non ne vive nessuna, chi non manifesta in qualche modo il suo amore a Maria.
(E' Gesù che passa, 142)

PADRE LIVIO SCRIVE...


Cari amici,
approfittiamo del mese mariano per eccellenza per rinnovare il nostro affidamento alla Madonna. E' stato il Beato Giovanni Paolo II, il Papa "Totus tuus", ad insegnarci come vivere l'affidamento a Maria nella propria vita.
Si tratta innanzi tutto di accogliere il dono di Maria come Madre, che Gesù ha voluto farci dall'alto della Croce.
Questo significa lasciarci prendere per mano da Lei, perché ci conduca, giorno dopo giorno, nel cammino pieno di insidie della vita, fino alla meta dell'eternità.
La Madonna per parte Sua ci ha già accolto come Suoi figli e ci tiene stretti al Suo Cuore Materno. Ci guida, ci protegge ed è sempre pronta a venire in nostro aiuto.
Rinnoviamo ogni giorno, con semplicità di figli, il nostro affidamento alla Madre, per poter realizzare con perfezione ciò che Dio vuole da noi.
L'affidamento a Maria è il mezzo più sicuro e più efficace per conoscere Gesù, per amarLo e per servirLo.
(vostro padre Livio)

DIGNITA' SACERDOTALE


Se dovessi incontrare un sacerdote e un Angelo, saluterei prima il sacerdote. (San Francesco d'Assisi)

LA NONA BEATITUDINE


Il pensiero di Maria non parta dalla tua mente.
Il Nome di Maria non abbandoni il tuo labbro.
L'Amore di Maria non si spenga nel tuo cuore.
Seguendo Maria non ti perderai.
Appoggiandoti a Maria non cadrai.
Sperando in Maria non temerai.
Ascoltando Maria non sbaglierai.
Vivendo con Maria ti salverai.
Ecco la nona beatitudine:
Beati quelli che si sono consacrati Maria:
i loro nomi sono scritti nel libro della vita.
(San Bonaventura da Bagnoregio)

IL VALORE DELLE NOSTRE CROCI


Se in questo mondo non ci fossero le croci, non ci sarebbe di che meritarsi il paradiso. Le croci, sia interiori che esteriori, sono indispensabili. L’essenza dell’amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno ci rechi dispiaceri ma che impariamo a perdonarci l’un l’altro in modo sempre più perfetto. Rimaniamo certi che Dio permette ogni cosa in vista di un bene maggiore. (S. Massimiliano Kolbe)

5 maggio 2011

"MADRE! - CHIAMALA FORTE, FORTE"


Madre! —ChiamaLa forte, forte. —Ti ascolta, ti vede forse in pericolo e ti offre, Santa Maria, tua Madre, con la grazia di Suo Figlio, la consolazione del Suo grembo, la tenerezza delle Sue carezze: e ti sentirai rinfrancato per la nuova lotta. (Cammino, 516)
Per capire il ruolo di Maria nella vita cristiana, per sentirci attratti verso di Lei, per cercare con affetto filiale la Sua amorevole compagnia, non occorrono lunghe disquisizioni, anche se il mistero della Maternità Divina ha una ricchezza di contenuto su cui non si rifletterà mai abbastanza.
Dobbiamo amare Dio con lo stesso cuore col quale amiamo i nostri genitori, i nostri fratelli, le altre persone della nostra famiglia, i nostri amici: abbiamo un cuore solo. Con questo solo cuore dobbiamo rivolgerci a Maria.
Come si comporta un figlio con sua madre? In tanti modi diversi, ma sempre con affetto e fiducia. Con un affetto che si manifesterà di volta in volta secondo le occasioni tracciate dalla vita stessa. Lungi da ogni freddezza, si creano così tenere e intime consuetudini domestiche fatte di piccole attenzioni quotidiane che il figlio sente il bisogno di rivolgere alla madre e di cui la madre sente la mancanza se il figlio le dimentica: un bacio, una carezza uscendo o entrando in casa, un piccolo regalo, qualche parola intensa ed espressiva.
(E' Gesù che passa, 142)

RISORTI CON CRISTO



"Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.

Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con Lui nella gloria. Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri.

Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri.

Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!" (Col 3,1-10; 12-15)

4 maggio 2011

I DUE TIPI DI OCCHIALI





Ci sono due tipi di occhiali nel mondo Spirituale!

Quelli che ci offre il diavolo, che ci fanno vedere meglio "I DIFETTI DEGLI ALTRI " e quelli che ci fornisce lo Spirito Santo che ci aiutano a vedere "LA GRAZIA DI DIO NEGLI ALTRI".

( Stiamo attenti a quali indossiamo!!!)

SAGGEZZA


Un gruppo di laureati, affermati nelle loro carriere, discutevano sulle loro vite durante una riunione. Decisero di fare visita al loro vecchio professore universitario, ora in pensione, che era sempre stato un punto di riferimento per loro. Durante la visita, si lamentarono dello stress che dominava la loro vita, il loro lavoro e le relazioni sociali.
Volendo offrire ai suoi ospiti un cioccolato caldo, il professore andò in cucina e ritornò con una grande brocca e un assortimento di tazze. Alcune di porcellana, altre di vetro, di cristallo, alcune semplici, altre costose, altre di squisita fattura...
Il professore li invitò a servirsi da soli il cioccolato. Quando tutti ebbero in mano la tazza con il cioccolato caldo il professore espose le sue considerazioni:
"Noto che sono state prese tutte le tazze più belle e costose, mentre sono state lasciate sul tavolino quelle di poco valore. La causa dei vostri problemi e dello stress è che per voi è normale volere sempre il meglio. La tazza da cui state bevendo non aggiunge nulla alla qualità del cioccolato caldo. In alcuni casi la tazza è molto bella mentre alcune altre nascondono anche quello che bevete. Quello che ognuno di voi voleva in realtà era il cioccolato caldo.
Voi non volevate la tazza... Ma voi consapevolmente avete scelto le tazze migliori. E subito, avete cominciato a guardare le tazze degli altri. Ora amici vi prego di ascoltarmi... La vita è il cioccolato caldo... il vostro lavoro, il denaro, la posizione nella società sono le tazze.
Le tazze sono solo contenitori per accogliere e contenere la vita. La tazza che avete non determina la vita, non cambia la qualità della vita che state vivendo. Qualche volta, concentrandovi solo sulla tazza, voi non riuscite ad apprezzare il cioccolato caldo che Dio vi ha dato. Ricordatevi sempre questo:
Dio prepara il cioccolato caldo, Egli non sceglie la tazza. La gente più felice non ha il meglio di ogni cosa, ma apprezza il meglio di ogni cosa che ha! Vivere semplicemente. Amare generosamente. Preoccuparsi profondamente. Parlare gentilmente. Lasciate il resto a Dio.
E ricordatevi: La persona più ricca non è quella che ha di più, ma quella che ha bisogno del minimo. Godetevi il vostro caldo cioccolato...!!!".

IL SANTO ROSARIO, PREGHIERA MONOTONA...?

Ho sentito dire che il Rosario è una preghiera monotona. Ascolta, a questo proposito, ciò che racconta un parroco...
Una ragazza si presentò a lui dopo la predica e gli disse: "Padre, voi non fate che ripetere le stesse parole nel Rosario, e chi ripete sempre le stesse parole è noioso e forse non vero. Non crederei mai ad una simile persona...!"
Il parroco le chiese chi fosse il giovane che l'accompagnava. La ragazza rispose che era il suo fidanzato.
"Ti vuol bene?".
"Certamente...!", rispose lei.
"E come lo sai...?"
"Me lo ha detto..."
"Che cosa ti ha detto...?"
"Io ti amo..."
"Quando te lo ha detto...?", continuò il parroco...
"Me lo ha ripetuto un'ora fa..."
"Te lo aveva detto anche prima...?"
"Sì, ieri sera..."
"Che cosa ti disse...?"
"Io ti amo..."
"E anche altre volte...?"
"Si, tutti i giorni..."
"ALLORA NON GLI CREDERE. NON E' SINCERO. NON FA ALTRO CHE RIPETERSI...".

IL MONACO EPIFANIO ED IL VOLTO DI CRISTO

In Sicilia, il monaco Epifanio un giorno scoprì in sé un dono del Signore: sapeva dipingere bellissime icone.Voleva dipingerne una che fosse il suo capolavoro: voleva ritrarre il Volto di Cristo. Ma dove trovare un modello adatto che esprimesse insieme sofferenza e gioia, morte e risurrezione, divinità e umanità? Epifanio non si dette più pace: si mise in viaggio; percorse l'Europa scrutando ogni volto... ma nulla... Il volto adatto per rappresentare Cristo non c'era. Una sera si addormentò ripetendo le parole del salmo: "Il Tuo Volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il Tuo Volto...".
Fece un sogno... Un angelo lo riportava dalle persone incontrate e gli indicava un particolare che rendeva quel volto simile a quello di Cristo: la gioia di una giovane sposa, l'innocenza di un bambino, la forza di un contadino, la sofferenza di un malato, la paura di un condannato, la bontà di una madre, lo sgomento di un orfano, la severità di un giudice, l'allegria di un giullare, la misericordia di un confessore, il volto bendato di un lebbroso. Epifanio tornò al suo convento e si mise al lavoro.Dopo un anno l'icona di Cristo era pronta e la presentò all'Abate e ai confratelli, che rimasero attoniti e piombarono in ginocchio. Il Volto di Cristo era meraviglioso, commovente, scrutava nell'intimo e interrogava.Invano chiesero a Epifanio chi gli era servito da modello.
"Non cercare il Cristo nel volto di un solo uomo, ma cerca in ogni uomo un frammento del Volto di Cristo..."