" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "

" O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE! "
"Piena di grazia Ti chiamo perchè la grazia Ti riempie; e se potessi, molta più grazia Ti darei. Il Signore è con Te, anche più di quanto Tu sia con Dio; la Tua Carne non è più Carne Tua, il Tuo Sangue è per due. E benedetta sarai tra tutte le donne, perchè, se sei Madre di tutti, chi potrebbe non amarTi?"

31 ottobre 2011

L'AMORE VERO E' USCIRE DA SE' STESSI


La gioia cristiana non è fisiologica: il suo fondamento è soprannaturale, ed è al di sopra della malattia e della contrarietà. — Gioia non è tripudio di sonagli o di ballo popolare. La gioia vera è qualcosa di più intimo: qualcosa che ci fa stare sereni anche se a volte il viso rimane serio. (Forgia, 520)
C'è chi vive amareggiato tutto il giorno. Ogni cosa gli è motivo di apprensione. Si addormenta con un'ossessione fisica: che quest'unica evasione possibile gli durerà poco. Si sveglia con la sensazione ostile e demoralizzante di avere ancora lì di fronte un'altra giornata.
Molti hanno dimenticato che il Signore ci ha collocati, in questo mondo, di passaggio verso la felicità eterna; e non pensano che potranno raggiungerla soltanto coloro che camminano, sulla terra, con l'allegria dei figli di Dio.
(Solco, 305)
L'amore vero è un uscire da sè stessi, è un darsi. L'amore porta con sé la gioia, ma è una gioia con le radici a forma di croce. Finché siamo sulla terra, finché non è raggiunta la pienezza della vita futura, non vi può essere amore vero senza esperienza di sacrificio, di dolore. Un dolore che si gusta, che è amabile, che è fonte di intimo gaudio; ciò nondimeno è un dolore reale, perché si tratta di vincere il proprio egoismo e di prendere l'Amore come regola di tutte e singole le nostre azioni. (E' Gesù che passa, 43)

I SANTI


Non voglio festeggiare tante "zucche vuote" ma teste pensanti che con la loro vita hanno portato Gesù: i santi!

LA VERITA' SCOMODA DEL CRISTIANESIMO


Oggi la maggior parte della gente non cerca più la Verità del Vangelo, non desidera iniziare un cammino di conversione e di santificazione, ma di vivere secondo le proprie voglie.
Non più il Vangelo secondo Gesù, ma secondo sè stessi. Un nuovo vangelo…
È una mentalità oramai estesa ovunque: non riconosce l’autorità Papale, non crede nella morale cattolica. Considerano la loro morale come la migliore e ovviamente la più conveniente, quindi ognuno ha la sua morale, ognuno ha il suo vangelo, che scrivo minuscolo.
Come naturale conseguenza si cerca un confessore moderno, che chiude entrambi gli occhi su ogni forma di peccato e forse favorisce determinati peccati. Viene trasformato il Sacramento della Confessione in una complicità di intenti, Gesù non è presente e neanche la sua Legge morale. La grandezza della Confessione viene svalutata inesorabilmente, si perde la stessa idea della Grazia di Dio oltre il rifiuto di considerare peccati come comportamenti immorali.
Questi cristiani cercano quindi maestri secondo le proprie voglie.

Chi ama Gesù vuole conoscere la verità per agire di conseguenza, per evitare di rivolgersi ad un confessore modernista che non segue il Vangelo. Conoscere è importante per saper scegliere ed amare.
Dare un buon consiglio agli altri e poi vivere l’opposto è uno scandalo per i fedeli. I cattolici vogliono vedere innanzitutto il buon esempio, la pratica di quanto viene predicato. Allo stesso modo i non credenti vogliono vedere dai cattolici laici la pratica delle virtù e degli insegnamenti di Gesù.
Il mondo chiede il marchio di credibilità e sono le buone opere, alimentate dall’amore e dalla verità.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

LASCIA CHE SIA DIO A GUIDARE LA TUA VITA


Signore mio Dio, mi rendo conto di dare troppa importanza al giudizio degli altri.
La loro stima condiziona in me la percezione stessa del mio effettivo valore.
A stento sopporto la loro scarsa considerazione: mi fa perdere sicurezza e mi angoscia.
Fammi da guida nel compiere il mio dovere.
Fa' che, nel riconoscimento altrui delle mie azioni, io percepisca in realtà quanto io valga ai Tuoi occhi.
Proteggimi dalla maldicenza e dalla calunnia.
Fa' che non mi attenda troppo il consenso e l'ammirazione altrui.
Permettimi di cercare la sola gloria che viene da Te.
E quando mi invii insuccessi e umiliazioni, assicurami che sono in vista della mia salvezza; concedimi lo sguardo della fede affinché, con Tuo Figlio, io li accetti volontariamente per la mia redenzione e per quella di tutti i miei fratelli.

I MESSAGGI DELLA MADONNA A MEDJUGORJE E L'INVITO ALL'UMILTA'


Molti intendono la preghiera come uno stato euforico o esaltato che mette assoluto benessere interiore e poi magari si vola in alto con lo spirito… si mettono le ali…
Molti non hanno compreso bene il significato della preghiera che invece deve condurci all’umiltà, come spiega Gesù. Anche la Madonna a Medjugorje ha sempre e solo parlato di umiltà, non di esaltazione.
Chi medita e vive i messaggi della Madonna viene portato gradualmente ad abbandonare la mentalità umana ed ingannevole, a non cercare più quello che piace ai sensi ma quello che è volontà di Dio.
Se guardate i Santi del passato trovate una grande gioia ed equilibrio, ma tutto fondato su una bassa considerazione di sè stessi, e questa è l’umiltà: dare gloria a Gesù e rinnegare sè stessi.
Il cammino cristiano si fonda sull’umiltà, e per arrivare a dominare i propri sensi è necessario pregare e meditare sulla propria vita per correggere i vizi e lasciare crescere le virtù. Per questa ragione la Madonna appare lì da trent’anni. E se moltissimi non hanno trovato alcun giovamento andando a Medjugorje il motivo è dato dalla volontà di non convertire il proprio cuore e di continuare a vivere nei peccati. Di conseguenza non si accettano i richiami a rientrare in sé per dominare gli istinti.
Non è automatico andare a Medjugorje e convertirsi. Occorre la volontà di lottare i peccati.
Ed è importante stoppare l’euforia che aliena la mente dall’anima, dobbiamo cercare la vera gioia che arriva dall’Eucaristia, dalla Confessione, dal Rosario e dalle virtù. Cercare l’esaltazione per mettere le ali… è esclusivamente un atteggiamento spiritualmente immaturo.
Non sbagliamo mai quando seguiamo il Vangelo e i messaggi di Medjugorje.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

28 ottobre 2011

QUANTO E' BUONO IL SIGNORE!


"Quanto è amabile il Suo Cuore! Restiamo là, in quell'asilo! E quel Cuore vivrà sempre nel nostro!"
(S. Francesco di Sales)

HALLOWEEN? NO, GRAZIE!


In un mondo dove già abbiamo di che temere, guerre, malattie, disastri economici, problemi familiari... c'è ancora chi cerca di divertirsi con streghe, spiriti, e musiche lugubri. E poi non ci si spiega perché aumentano le persone depresse!
Dai da bere alcool ad un ammalato di cirrosi epatica e poi non ti meravigliare se la malattia aumenta.
Siamo nel mondo degli squilibri. Più cresce la paura, più si pensa che vedendo spettacoli lugubri, film d'orrore, giornaletti gialli, storie di fantasmi e organizzando feste come quelle di Halloween la paura passi. Ma è proprio così?
No, assolutamente no! La paura, l'ansia, l'angoscia non si superano sottoponendosi a feste d'orrore, ma vivendo nella pace, facendosi magari una passeggiata all'aria aperta, pregando il Signore, aiutando chi è nella necessità, alimentando amicizie sane, ecc... .
Come un ammalato di ulcera non guarisce se beve alcolici, caffè e mangia frittura... così chi vive nella paura, e un po' tutti abbiamo delle paure, non guariamo se, oltre alla fatica di affrontare i problemi reali, ci sottoponiamo anche a tormenti inutili come è ad esempio la festa di Halloween.
Ma è proprio da considerare festa? Una festa deve avere la caratteristica di gioia, pace, comunione, distensione, armonia, bellezza. Niente di tutto questo!
Questa è una tradizione pagana celtica, nata da una leggenda superstiziosa che diffondeva il culto di spiriti, scheletri e di pratiche magiche per pronostici sul futuro.
Quello che sconvolge di più è che anche maestri e insegnanti, sottopongono a queste strane feste i piccoli bambini delle scuole materne ed elementari.
Si fanno vedere filmati d'orrore, ai bambini, e poi ci meravigliamo se tanti bambini la notte hanno incubi.
A un bambino di appena nove anni è stata regalata dai genitori una cassetta con effetti speciali di Halloween, dove suoni orrendi, con catene, urla terribili, pipistrelli, si accavallano continuamente per fare del povero innocente un piccolo "deficiente" impaurito!
Ancora una volta il buon senso è andato a spasso e nessuno lo ha più ritrovato.
Chi non sa divertirsi in un modo sano è segno che è un pò malato.
Rifletti e cerca un pò di buon senso per non lasciarti manipolare da nessuna moda... che porta fuori strada.
Halloween? No grazie. Mi piacciono cose più belle, serene e interessanti!
Don Salvatore Tumino (2002)

OGNUNO DI VOI PUO' TROVARE LA SUA PROPRIA VIA PER QUESTO COLLOQUIO CON DIO


La maggior parte di coloro che hanno problemi personali, “li hanno” per l'egoismo di pensare a sé stessi. (Forgia, 310)
Ognuno di voi, se vuole, può trovare la sua propria via per questo colloquio con Dio. Non mi piace parlare di metodi o di formule, perché non mi è mai garbato costringere la gente dentro schemi rigidi: ho cercato di aiutare tutti ad avvicinarsi al Signore rispettando ogni anima così com'è, con le sue caratteristiche proprie. Chiedete al Signore che metta i Suoi progetti nella vostra vita; non solo nella mente, ma anche nell'intimo del cuore e in tutta la nostra attività esterna. Siate sicuri che in tal modo vi risparmierete una gran parte delle amarezze e delle pene che l'egoismo procura e sentirete la forza di promuovere il bene attorno a voi. Quante contrarietà si dileguano quando interiormente ci mettiamo ben vicini al nostro Dio che non ci abbandona mai! Si rinnova, con modalità diverse, quell'amore per i Suoi, per i malati, per gli infelici, che fa dire a Gesù: «Che ti succede?». «Mi succede...» e, subito, la luce o, almeno, la forza di accettare, e la pace.
Invitandoti a queste confidenze con il Maestro, mi riferisco soprattutto alle difficoltà che nascono dentro di te, perché la maggior parte degli ostacoli alla nostra felicità provengono da un orgoglio più o meno nascosto. Ci giudichiamo di grande valore e dotati di qualità straordinarie; e quando gli altri non ci stimano tali, ci sentiamo umiliati. Ecco una buona occasione per ricorrere alla preghiera e rettificare, con la convinzione che non è mai tardi per cambiare di rotta. Ma è molto opportuno dare inizio a questo cambiamento quanto prima
.(Amici di Dio, 249)

27 ottobre 2011

LE PROMESSE DELLA MADONNA PER LA RECITA DEL SANTO ROSARIO


1) A tutti quelli che reciteranno devotamente il Mio Rosario, Io prometto la Mia protezione speciale e grandissime grazie.

2)
Colui che persevererà nella recita del Mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.

3) Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l'inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.

4)
Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l'amore di Dio all'amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!

5)
Colui che si affida a Me con il Rosario, non perirà.

6)
Colui che reciterà devotamente il Mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.

7)
I veri devoti del Mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.

8) Coloro che recitano il Mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle Sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.

9)
Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del Mio Rosario.

10)
I veri figli del Mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11)
Quello che chiederete con il Mio Rosario, lo otterrete.

12)
Coloro che diffonderanno il Mio Rosario saranno soccorsi da Me in tutte le loro necessità.

13)
Io ho ottenuto da Mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell'ora della morte i santi del cielo.

14)
Coloro che recitano fedelmente il Mio Rosario sono tutti Miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15)
La devozione al Mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

(la Madonna a San Domenico e al Beato Alano)

SANTA MESSA


“Non potrei vivere senza Eucaristia! È l’Eucaristia che mi riempie di Amore e mi dà la forza per servire i poveri e per chinarmi, con amore, sulle loro piaghe”.
(Madre Teresa di Calcutta)

A TE MARIA


A Te,
a Te mi affido con fiducia;
con Te intendo seguire Gesù,
Redentore dell'uomo.
La fatica non rallenti il cammino,
né la stanchezza appesantisca il cuore.
Le difficoltà non spengano il coraggio,
né la tristezza la gioia del cuore.
Tu, o Maria,
Madre del Redentore,
continua a mostrarTi Madre per tutti.
Veglia sul nostro cammino
e fa' che pieni di gioia
possiamo un giorno contemplare
il Tuo Figlio nel cielo.
Amen.

(Giovanni Paolo II)

CINQUE CHICCHI DI RISO



1. Il frutto del silenzio è la preghiera. 2. Il frutto della preghiera è la fede. 3. Il frutto della fede è l'amore. 4. Il frutto dell'amore è il servizio. 5. Il frutto del servizio è la pace.

Quelle che ho scritto sopra non sono parole mie (magari) ma le ho trovate sul sito di Avvenire.it. Le riporta nel suo Mattutino Mons. Gianfranco Ravasi e sono state scritte da Madre Teresa di Calcutta e donate ad un grande giornalista Igor Man. Sono parole profonde da meditare una dopo l'altra, impararle e soprattutto metterle in pratica; forse, così, potremmo costruire un mondo migliore.

SE HAI VINTO NEL PICCOLO, VINCERAI NEL GRANDE


Finché c'è lotta, lotta ascetica, c'è vita interiore. Il Signore ci chiede proprio questo: la volontà di volerLo amare coi fatti, nelle piccole cose di ogni giorno. Se hai vinto nel piccolo, vincerai nel grande. (Via Crucis, 3ª Stazione, n. 2)
Devo mettervi in guardia da un tranello che Satana non disdegna di impiegare — lui non va mai in ferie —, per strapparci la pace. In qualche momento può nascere un dubbio, una tentazione: pensare con sgomento che si va all'indietro o che si avanza appena; può anche prendere forza la convinzione che, nonostante l'impegno per migliorare, si peggiora. Vi assicuro che, ordinariamente, questo giudizio pessimistico riflette solo una falsa visione, un inganno che bisogna respingere. (…) Ricordatevi che la Provvidenza divina ci guida senza posa e non risparmia il suo aiuto — con miracoli portentosi e con miracoli spiccioli — per far progredire i suoi figli.
Militia est vita hominis super terram, et sicut dies mercenarii dies eius
[Gb 7,1], non è una milizia la vita dell'uomo sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario? Nessuno sfugge a questo destino, neppure i pigri che non si danno per intesi: disertano le file di Cristo e si affannano in altre lotte per soddisfare la loro comodità, la loro vanità, le loro ambizioni meschine; diventano schiavi dei loro capricci (...).
Rinnovate ogni mattina, con un serviam! deciso — ti servirò, Signore! —, il proposito di non cedere, di non cadere nella pigrizia o nella noncuranza, e di affrontare i doveri con più speranza, con più ottimismo, ben persuasi che se in qualche scaramuccia saremo vinti, potremo superare lo smacco con un atto di amore sincero.
(Amici di Dio, 217)

MEDITAZIONE. PER UN TEMPO FISSO E AD ORA FISSA.


Meditazione.- Per un tempo fisso e ad ora fissa.- Altrimenti, finirà per adattarsi ai nostri comodi: questo è mancanza di mortificazione. E l'orazione senza mortificazione è poco efficace. (Solco, 446)
Vincete, se è necessario, la poltroneria, la convinzione falsa che l'orazione può attendere. Non rimandiamo mai questa fonte di grazie al domani. Adesso è il tempo opportuno. Dio, Spettatore amoroso di tutta la nostra giornata, assiste alla nostra intima preghiera: e tu, e io — torno ad assicurarlo — dobbiamo riporre la nostra fiducia in Lui, come la si ripone in un fratello, in un amico, in un padre. DiGli — come io Gli dico — che Lui è tutta la Grandezza, tutta la Bontà, tutta la Misericordia. E aggiungi: è per questo che voglio innamorarmi di Te, nonostante la rozzezza dei miei modi, delle mie povere mani tribolate e maltrattate dalla polvere dei sentieri scoscesi della terra.
(…) Non manchino mai, nella nostra giornata, alcuni minuti dedicati in modo speciale a frequentare Dio, elevando verso di Lui il nostro pensiero, senza che le parole debbano affiorare alle labbra, perché cantano nel cuore. Dedichiamo a questa norma di pietà un sufficiente periodo di tempo, a ora fissa, se è possibile. E accanto al Tabernacolo, facendo compagnia a Colui che vi Si è stabilito per Amore. Ma se questo non è possibile, in un luogo qualsiasi, perché il nostro Dio dimora in modo ineffabile nelle nostre anime in grazia. (Amici di Dio, nn. 246. 249)

SIGNORE, NON SO NEMMENO COME COMINCIARE!


Mi hai scritto: “Pregare è parlare con Dio. Ma, di che cosa?”. — Di che cosa? Di Lui, di te: gioie, tristezze, successi e insuccessi, nobili ambizioni, preoccupazioni quotidiane..., debolezze! E atti di ringraziamento e suppliche: e amore e riparazione. In due parole: conoscerLo e conoscerti: “stare insieme”! (Cammino, 91)
Come fare orazione? Posso assicurare, senza paura di sbagliare, che vi sono molte, direi anzi, infinite maniere di pregare. Ma io vorrei per tutti noi la vera orazione dei figli di Dio, non la verbosità degli ipocriti a cui è rivolto l'ammonimento di Gesù: Non chiunque mi dice: «Signore, Signore!» entrerà nel regno dei cieli [Mt 7, 21]. Coloro che sono mossi da ipocrisia potranno forse ottenere il rumore dell'orazione — scriveva Sant'Agostino — ma non la sua voce, perché in essi manca la vita [Sant'Agostino, Enarrationes in Psalmos, 139, 10], perché manca la disposizione di compiere la volontà del Padre. Il nostro invocare il Signore vada dunque unito al desiderio efficace di tradurre in realtà le mozioni interiori che lo Spirito Santo suscita nella nostra anima (...).
Non mi sono mai stancato di parlare di orazione e, se Dio mi dà la grazia, non me ne stancherò mai. Verso il 1930 quando venivano a me, giovane sacerdote, persone di tutte le condizioni — universitari, operai, sani e malati, ricchi e poveri, sacerdoti e laici — che volevano seguire il Signore più da vicino, consigliavo sempre: «Pregate». E se qualcuno mi rispondeva: «Non so nemmeno come cominciare», gli raccomandavo di mettersi alla presenza del Signore e di manifestarGli la propria inquietudine, la propria ansia, con quelle stesse parole: «Signore, non so nemmeno come cominciare!». E tante volte, in quelle umili confidenze, prendeva consistenza l'intimità con Cristo, il rapporto assiduo con Lui.
(Amici di Dio, nn. 243-244)

26 ottobre 2011

IL CRISTIANO INCONTRA CRISTO NEL PROSSIMO...


...e non fuori di lui o al di là di lui.
(Hans Urs von Balthasar)

GESU' PENSA A NOI...



... più di quanto noi pensiamo a Lui.

"ECCO , IO VI MANDO COME AGNELLI IN MEZZO AI LUPI..."


Qualche giorno fa, Benedetto XVI ha detto ai cristiani di "non lasciarsi tentare dal diventare lupi in mezzo ai lupi"; una bella frase. Una richiesta legittima. Gesù infatti disse:

"Ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi, siate prudenti... siate avveduti... porgete l'altra guancia... siate miti...." (Gesù). E non erano parole dette tanto per dire, ce ne ha dato l'esempio con la Sua vita.

LA DERIVA MORALE E L'ABBANDONO DELLA FEDE DEI CATTOLICI


Molti non se ne accorgono perchè vivono concentrati su determinate cose senza dare spazio alla volontà di Dio e alle Sue Leggi. C’è spazio nella giornata per molte cose ma non per il Vangelo e la preghiera prolungata.
Se capissero che la preghiera è l’arma che può tutto, resterebbero per ore in ginocchio a pregare.
Se l’umanità non prega più chi si salverà? Dal punto di vista spirituale la situazione è gravissima, ma non lo è meno quella politica/sociale. Uno dei tanti catastrofisti che non considera i disastri politici commessi da lui in Francia, Sarkozy il presidente francese, ha rivelato, in questi giorni, una verità sotto gli occhi di tutti: “Europa mai così vicina all'esplosione”. Forse con questa frase ha voluto ammettere le sue gravissime responsabilità per la guerra in Libia e per il declino economico della Francia, oppure finalmente ha detto qualcosa esatta ed ha capito che lui e la Merkel non hanno titoli per salvare l’Europa dalla grande depressione economica.
Certo, l’affermazione che l’Europa è vicina all’esplosione deve fare riflettere, abbiamo visto in televisione innumerevoli volte le guerre civili in molte Nazioni a causa della povertà, con negozi assaltati e case svaligiate. E come reagiranno quanti hanno fatto del denaro il loro idolo?
Scrivo queste parole e soffro pensando a svariati miliardi di persone che negano Gesù o Lo bestemmiano con la loro vita; essi si trovano in balìa dei diavoli e degli avvenimenti tragici che proprio satana sta preparando per arrivare alla vittoria contro Gesù.
È una illusione folle la sua, lo sappiamo, intanto continua ad attaccare l’umanità da ogni parte, utilizzando ogni mezzo illecito per fomentare l’odio contro Dio e tra gli esseri umani.
Per questo nel 1917 la Madonna disse a Fatima:
“Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà”.
Immaginate se Gesù non avesse permesso a Sua Madre di rilasciare questa affermazione: chi avrebbe sperato nella vittoria finale di Dio? Pochi cristiani, i più fervorosi. Mentre tutti gli altri nel Giudizio sentiranno da Gesù queste tremende parole: “Non so di dove siete”.
“Allontanatevi da Me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Parole che Gesù dice soprattutto ai più vicini.

(padre Giulio Maria Scozzaro)

ASPETTI DI CORRUZIONE NELLA CHIESA



Ci sono alcuni cattolici che vivono all’interno della Chiesa (quelli che appartengono alla Chiesa Nera modernista e/o massonica) che cercano in tutti i modi maliziosi di trovare cavilli stupidi, inventando ogni forma di accusa contro coloro che hanno incontrato Gesù e pregano la Madonna.
È più che evidente che la Chiesa è spaccata in due: c’è una schiera che ha perduto la fede e cerca con subdola malizia di trasformare la sana dottrina per eliminare la Confessione, i peccati, il Rosario, ecc. Noi lottiamo con la preghiera e l’apostolato per difendere la Chiesa Santa ed aiutare i fedeli a comprendere la vera dottrina.
È compito di tutti noi difendere la Chiesa Santa, ma occorre seguire il Vangelo storico.
Sono già azionate in questi tempi contro la Chiesa quelle trappole già sperimentate contro Gesù duemila anni fa, anche se oggi invece si prendono di mira la sana dottrina e quei cattolici che ancora rimangono ancorati al Vangelo storico. Ma si continua a perseguitare il Cristianesimo, ritenuto da satana come la vera Religione del mondo.
Chi è maliziosamente prevenuto contro Gesù e i suoi veri seguaci, non cambia mai atteggiamento.
È questa cecità intellettuale che impedisce in questi tempi a miliardi di uomini di capire la gravità e l’urgenza dei messaggi della Madonna a Medjugorje.
Oggi ci sono consacrati che ostacolano Gesù e Lo imbavagliano. Prelati che rifiutano gli esorcisti nelle loro diocesi e vietano così al Signore di liberare persone che soffrono terribilmente e di miracolare innumerevoli persone malate. Ci rendiamo conto che Gesù ha una pazienza misericordiosa, ma arriverà il momento inevitabile della Sua giustizia.

IL CRISTIANESIMO CI INVITA ALLA GIOIA


Sbagliano ingenuamente quelli che interpretano il Vangelo come una Legge severa e penitente, quindi cupo e quasi senza gioia. Al contrario, i più grandi penitenti sono stati sempre gioiosi, emanavano pace e serenità.
Anche se occorre distinguere i momenti di raccoglimento e di preghiera, da quelli del dialogo e ricreativi. Per esempio il grande Padre Pio nell’ora di svago della sera quando si intratteneva con i figli spirituali nell’orto del convento, raccontava barzellette spirituali che arrecavano gioia e riflessione sulla morale che contenevano.
La gioia è la caratteristica espressiva del cristiano.
La gioia però non è quell’allegria sciocca o l’atteggiamento festaiolo che in realtà manifestano dissipazione e superficialità. La gioia si esprime soprattutto con un sorriso quieto sul viso e con una docilità attenta nel dialogo con gli altri. Non bisogna scambiare la gioia del Vangelo con la risata degli sciocchi che vogliono rallegrare i momenti di preghiera con barzellette e racconti inadatti.
La tristezza invece scaturisce dall’egoismo, dall’ansiosa ricerca di compensazioni, disinteressandosi delle cose di Dio e cercando l’appagamento esclusivamente personale. Questa tristezza presente in qualcuno che frequenta un gruppo di preghiera o una parrocchia, diventa invidia nei confronti di altre persone.
E l’invidia è una gran brutta cosa…
L'invidia è un sentimento nei confronti di un'altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l'invidioso non possiede (o che gli manca).
La gelosia mette ansia ed incertezza nell'essere umano, è causata dal timore che la persona amata sia voluta da altri, o che essa preferisca altri. Più in generale è causata dalla paura di perdere quello che si pensa di avere.
L’egoismo fa pensare solo a sè stessi, non c’è alcuna forma di preoccupazione verso gli altri, e l’espressione facciale è quasi sempre dipinta di tristezza. Invece per i cristiani la gioia è un’autentica necessità. Se l’anima è piena di gioia cristiana, vola con l’amore verso Dio e si dona ai fratelli con grande carità.
È il cuore allegro a permetterci di compiere grandi imprese spirituali.
Chi rimane schiacciato dal suo atteggiamento chiuso, ipocrita, egoista, non conosce la gioia cristiana, fonte della pace interiore e dell’amore puro e sincero verso tutti. È una condizione che non si può inventare o esibire fintamente, la gioia cristiana o c’è o non si può creare.
La tristezza è un’oppressione per chi ne è colpito, e purtroppo non solamente nell’anima in quanto la tristezza corrode all’interno di un organismo che col tempo accusa gli effetti dannosi del pessimismo. Chi somatizza l’ansia, la tristezza, il dolore dell’invidia, non vive bene e prima o poi ricorrerà a medicine consistenti.
Dalla tristezza derivano tutti gli altri mali, ma la tristezza da valutare non è essenzialmente quella che spesso molte persone portano stampata sul volto, si deve invece intendere quella impressa nell’anima. Moltissime persone per ipocrisia o per un atteggiamento tutto sommato positivo, mostrano un sorriso permanente, ma non è quel sorriso a indicare la gioia cristiana. La vera gioia si esprime anche senza parlare o senza accentuare l’allegria.
La gioia cristiana sgorga dal cuore ed illumina tutta la persona.
Quanta gente famosa si mostra sempre sorridente in televisione, mentre l’anima è spenta e paralizzata, desiderosa di fuggire via da quel corpo? E questa gente è costretta a ricorrere alle droghe e a tutta l’immoralità possibile per provare un momento di follia e mai di gioia.
Gente ricchissima che non può comprare la vera gioia cristiana, perché non ha un prezzo.
Quando seguo il telegiornale mi accorgo che quasi tutte le anime dei personaggi che compaiono sono morte spiritualmente, non pregano Gesù e non c’è alcuna traccia di vera gioia cristiana e di pace interiore. In televisione ridono e parlano con scioltezza perché è il loro copione, non appena si spengono le telecamere molti di essi devono ricorrere alle droghe, al sesso impazzito, all’alcool, ad ogni forma di immoralità per illudersi di provare un momento di gioia.
Non è il denaro, il successo, il potere a dare la felicità dei figli di Dio. Il denaro è indispensabile per vivere dignitosamente ma quando si cerca con tutti i mezzi disonesti diventa una vera maledizione.
La vera felicità non si raggiunge con una vita comoda, è il cuore innamorato di Gesù e della Madonna ad irradiare in tutta la persona fasci luminosi di letizia ed equilibrio, ed anche la salute fisica ne acquista grandissimo benessere.
Molte malattie fisiche scaturiscono da squilibri spirituali.
Invece il cuore di chi cerca il Signore Gesù è sempre allegro e gioioso.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

GESU', TESTIMONE DI VERITA'


Dio, Padre onnipotente, Tu non vuoi che l'uomo stia lontano da Te, isolato dagli altri ed estraneo persino a sè stesso. Il Tuo amore cerca la sua compagnia. Ti rendiamo grazie per l'amore che hai per noi e che manifesti in Tuo Figlio Gesù Cristo. Fa' che non dimentichiamo la gravità della Tua parola con il pretesto del Tuo amore. Non permettere che di Te ci fabbrichiamo un'immagine a noi conveniente, per poterla presentare agli altri uomini facilmente e con successo. Gli accadimenti di ogni giorno la spazzerebbero via facilmente, come il vento, e ci ritroveremmo di nuovo nella nostra solitudine. Rendici pronti a metterci in cammino seguendo quanto ci ordina la parola del Figlio Tuo, facci infine rinunciare a volerne dare un'interpretazione interessata volta a censurare quanto di essa non ci piace troppo. Perché soltanto Lui è il Testimone veritiero, il "Figlio Unigenito, che è nel seno del Padre."

SE SEI CADUTO, RIALZATI CON PIU' SPERANZA


Se sei caduto, riàlzati con più speranza... Solo l'amor proprio non capisce che l'errore, quando lo si corregge, aiuta a conoscersi e a umiliarsi. (Solco, 724)
Avanti, qualunque cosa succeda! Ben protetto dal braccio del Signore, considera che Dio non perde battaglie. Se ti allontani da Lui, quale ne sia il motivo, reagisci con l'umiltà di chi vuole cominciare e ricominciare; di chi vuole fare da figlio prodigo tutti i giorni e anche molte volte nel corso delle ventiquattro ore; di chi vuole risanare il suo cuore contrito nella Confessione, vero miracolo dell'Amor di Dio. In questo sacramento meraviglioso, il Signore pulisce la tua anima e ti inonda di gioia e di forza per non venir meno nella lotta, e per ritornare instancabilmente a Dio anche quando tutto ti sembra oscuro. Inoltre, la Madre di Dio, che è anche Madre nostra, ti protegge con la Sua materna sollecitudine, e ti guida nel tuo avanzare.
Dice la Sacra Scrittura che perfino il giusto cade sette volte
[Pro 24, 16]. Tutte le volte che ho letto queste parole, la mia anima è stata scossa da un forte sussulto di amore e di dolore. Ancora una volta il Signore ci viene incontro, con il Suo avvertimento divino, per parlarci della Sua misericordia, della Sua tenerezza, della Sua clemenza, che mai si esauriscono. Siatene sicuri: Dio non ama le nostre miserie, ma non le rifiuta, e conta proprio su di esse per farci santi. (...)
Mi prostro davanti a Dio. e Gli espongo con chiarezza la mia situazione. Subito ricevo l'assicurazione della Sua assistenza, e sento in fondo al cuore che Lui mi ripete lentamente: «Meus es tu, tu mi appartieni
[Is 43, 1]; sapevo — e so — come sei; avanti!». (Amici di Dio, nn. 214-215).

IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA SI NASCONDE ANCHE NEI CRISTIANI CHE NON MORTIFICANO LA SUPERBIA


Il delirio di onnipotenza che abbiamo visto trionfare in Gheddafi, è presente in miliardi di persone, famose o persone normali, un completo offuscamento dell’intelletto che contempla esclusivamente la propria persona e la innalza a vette quasi divine.
Questo vizio conduce la persona a perdere il senso della realtà, entra in una dimensione paranoica o alienata, effettivamente separata dalla vita reale. Ci sono persone apparentemente sane, molte sono anche famose, le quali innalzano un monumento alla propria superbia, pensando di essere il centro del mondo e pretendono anche una considerazione superiore a quella che viene data a Dio.
Ci troviamo sicuramente dinanzi ad una alterazione intellettuale, una diversa ed opposta considerazione della verità. Questa è la ragione che spinge le persone a pretendere di avere ragione su tutto, a voler imporre il proprio punto di vista.
Ma chi punta tutto su sè stesso e si oppone a Gesù, porta frutti di santità?
(padre Giulio Maria Scozzaro)

19 ottobre 2011

URGE CRISTIANIZZARE LA SOCIETA'


Come vuole il Maestro, tu devi essere — ben inserito in questo mondo, nel quale ci tocca vivere, e in tutte le attività degli uomini — sale e luce. — Luce, che illumina le intelligenze e i cuori; sale, che dà il sapore e preserva dalla corruzione. Pertanto, se ti manca slancio apostolico, diventerai insipido e inutile, defrauderai gli altri e la tua vita sarà un'assurdità. (Forgia, 22)
Il Signore non ci ha creato per darci quaggiù una città definitiva [Cfr Eb 13, 14], perché questo mondo è la via all'altro, alla dimora senza dolore [Jorge Manrique, Coplas, V]. Senza dubbio, noi figli di Dio non dobbiamo disinteressarci delle attività terrene, nelle quali Dio ci colloca perché le santifichiamo, perché le impregniamo della nostra fede benedetta, l'unica che porta vera pace, autentica allegria alle anime e a tutti gli ambienti. Urge cristianizzare la società, portare a tutti i livelli della nostra umanità il senso soprannaturale, e poi impegnarci insieme a elevare all'ordine della grazia il dovere quotidiano, la propria professione, il proprio mestiere. Così, tutte le occupazioni umane saranno illuminate da una speranza nuova, che trascende il tempo e la caducità mondana. (Amici di Dio, 210)

18 ottobre 2011

LA VERA GIOIA? LA TROVI SOLO IN DIO!


C'è una gioia ignorata dagli empi, ma che Tu, o Signore, dai a chi Ti serve generosamente. Quella gioia sei Tu Stesso,ed essa rende felice la vita.
(S. Agostino)

CHI TI AMA PIU' DI LUI?



SII GRANDE NELL'UMILTA'


L'umiltà è la prospettiva delle cose grandi, perché il Signore innalza chi si considera piccolo.
Sta scritto:"Umiliatevi davanti al Signore ed Egli vi esalterà."
(Gc 4,10)

AMA LA CROCE


L'avesti a capo della tua culla, l'avrai sulla tua fossa.

(Ambrogio Bazzero)

COME UN ABISSO


Come un abisso senza fine
è la potenza del Tuo amore;
sino al profondo degli inferi
la Tua grazia raggiunge
chi T’invoca con fiducia.
Con la Tua destra
sollevi il peccatore pentito;
al fuoco del Tuo amore
lo purifichi dal peccato
e lo accogli nel Tuo Regno.
La Tua potenza è tanto grande
da dividere lo spirito dall’anima,
il corpo dalla mente,
soffocare la malvagità,
ricondurre a Te tutte le genti.

IN CHE COSA DOBBIAMO SPERARE?


Davanti a un panorama di uomini senza fede, senza speranza; davanti a cervelli che si agitano, al limite dell'angoscia, per cercare una ragione d'essere alla vita, tu hai trovato una mèta: Lui! E questa scoperta inietterà per sempre nella tua esistenza un'allegria nuova, ti trasformerà, e ti presenterà ogni giorno un'immensità di cose belle che ti erano sconosciute, e che mostrano la gioiosa ampiezza del sentiero ampio che ti conduce a Dio. (Solco, 83)
Forse più d'uno si chiede: noi cristiani, in che cosa dobbiamo sperare? Il mondo ci offre molti beni, appetibili dal nostro cuore, che reclama la felicità e insegue con ansia l'amore. Inoltre vogliamo seminare la pace e la gioia a mani piene; non ci sentiamo soddisfatti di ottenere la prosperità personale, e cerchiamo che siano contenti tutti coloro che ci stanno vicino.
Disgraziatamente, alcuni, con una prospettiva rispettabile ma piatta, con ideali del tutto caduchi e fugaci, dimenticano che gli aneliti del cristiano devono essere orientati verso traguardi più elevati, infiniti. Ci interessa l'Amore stesso di Dio, per goderlo pienamente, con un godimento senza fine. Abbiamo costatato in tanti modi che la realtà di quaggiù passerà per tutti, quando terminerà questo mondo: e termina per ciascuno con la morte, perché nel sepolcro non ci accompagnano né le ricchezze né gli onori. Perciò, sull'ala della speranza, che anima i nostri cuori a elevarsi fino a Dio, abbiamo appreso a pregare: in Te Domine speravi, non confundar in aeternum
[Sal 30, 2]; in Te, o Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso: spero in Te, perché Tu mi diriga con le Tue mani ora e sempre nei secoli dei secoli. (Amici di Dio, 209).

17 ottobre 2011

LA PIU' GRANDE RIVOLUZIONE DI TUTTI I TEMPI


Se noi cristiani vivessimo davvero secondo la nostra fede, si verificherebbe la più grande rivoluzione di tutti i tempi... L'efficacia della corredenzione dipende anche da ciascuno di noi! - Meditalo. (Solco, 945)
Ti sentirai pienamente responsabile quando comprenderai che, di fronte a Dio, hai solo dei doveri. Provvede Lui a concederti i diritti! (Solco, 946)
Un pensiero che ti aiuterà, nei momenti difficili: quanto più aumenterà la mia fedeltà, tanto più contribuirò alla crescita degli altri in questa virtù. Ed è così avvincente sentirci sostenuti gli uni dagli altri! (Solco, 948)
Corri il grande pericolo di accontentarti di vivere o di pensare che devi vivere come un «bambino buono», che abita in una casa ordinata, senza problemi, e che conosce soltanto la felicità.
Questa è una caricatura della casa di Nazaret: Cristo, proprio perché portava la felicità e l'ordine, è uscito per propagare questi tesori fra gli uomini e le donne di tutti i tempi
(Solco, 952)

UNA BELLA PREGHIERA DEL MATTINO


Signore, mio Dio, mentre incomincio questa nuova giornata lodo la Tua maestà e la Tua bontà paterna.
Ti ringrazio per la notte passata e Ti consacro il giorno che viene. Aiutami a essere caritatevole verso tutti, per la Tua gloria, per la salvezza della mia anima e per il bene degli uomini. Affido alla Tue mani, o mio Dio, questo giorno della mia vita.

LA CHIESA, SACRAMENTO DI SALVEZZA


In Italia, da diversi decenni, è stato portato avanti con maggiore livore un attacco ideologico contro la figura del Papa e della Chiesa. Molti odiano la Chiesa per una cattiva interpretazione della sua missione; senza dubbio sono pure agevolati dagli scandali che si ascoltano in televisione. Sentono solamente una sola versione del potere utilizzato dalla Chiesa ed ignorano la sua vera missione di salvezza.
Molta stampa e mezzi di comunicazione atei continuano imperterriti a distruggere la santità della Chiesa, soffermandosi su episodi certamente gravi ma che non rispecchiano la sua vera identità. Dobbiamo impegnarci noi nell’apostolato, parlando di Gesù, della Confessione e della Messa con le persone che frequentiamo giornalmente e con quanti conosciamo. La Chiesa è Sacramento di salvezza.
Molti attaccano la Chiesa e sono i primi a vivere nella corruzione e nell’inganno. Non è onesto attaccare la Chiesa con pregiudizi falsi e ideologici, senza considerare minimamente tutto il bene che è in Essa e tutte le opere di amore diffuse nel mondo.
Ognuno di noi è chiamato ad aiutare la Chiesa e a produrre frutti di santità, per quello che può, ma occorre impegnarsi ogni giorno.
(padre Giulio Maria Scozzaro)

PREGARE E' LA VIA PER AFFRONTARE TUTTI I MALI


Pregare è la via per affrontare tutti i mali di cui soffriamo. (Forgia, 76)
L'orazione — ricordalo — non consiste nel fare bei discorsi, dire frasi magniloquenti o consolanti...
Orazione è a volte uno sguardo a un'immagine del Signore o di Sua Madre; altre volte, una supplica, in parole; altre ancora, l'offerta delle buone opere, dei risultati della fedeltà...
Come il soldato che sta di sentinella, così dobbiamo stare noi alla porta di Dio nostro Signore: e questo è orazione. O come si accuccia un cagnolino ai piedi del suo padrone.
—E non esitare a dirGlielo: Signore, sono qui come un cane fedele; o, meglio, come un somarello, che non darà calci a chi lo ama.
(Forgia, 73)
La tua orazione non può limitarsi a sole parole: deve avere contenuti reali e conseguenze pratiche. (Forgia, 75)
L'eroismo, la santità, l'audacia, richiedono una costante preparazione spirituale. Agli altri, darai sempre soltanto ciò che hai; e, per dare Dio, devi frequentarLo, vivere la Sua Vita, servirLo. (Forgia, 78)

10 ottobre 2011

L'AMORE E L'ODIO


L'amore incoraggia, l'odio deprime;
l'amore sorride, l'odio ringhia;
l'amore attrae, l'odio rifiuta;
l'amore confida, l'odio sospetta;
l'amore ammorbidisce, l'odio infiamma;
l'amore canta, l'odio teme;
l'amore calma, l'odio agita;
l'amore è silenzioso, l'odio parla,parla,parla;
l'amore edifica, l'odio distrugge;
l'amore spera, l'odio ha disperazione;
l'amore consola, l'odio esaspera;
l'amore tranquillizza, l'odio irrita;
l'amore chiarisce, l'odio confonde;
l'amore perdona, l'odio no;
l'amore dà la vita, l'odio uccide;
l'amore è dolce, l'odio è amaro;
l'amore è tranquillo, l'odio è esplosivo;
l'amore è vero; l'odio è bugiardo;
l'amore è luce, l'odio è tenebre;
l'amore è umile, l'odio è superbo;
l'amore è semplice, l'odio è presuntuoso;
l'amore è delicato, l'odio è rude;
l'amore è spirituale, l'odio è carnale;
l'amore è sublime, l'odio è triste.
Dio è Amore.

PREGHIERA DI SAN BERNARDO

O chiunque tu sia,
che nel mare di questo mondo ti senti
come sballottato in mezzo alla tempesta,
se non vuoi essere sommerso dalle onde,
non distogliere lo sguardo dal fulgore di questa Stella.
Se insorgono i venti delle tentazioni,
se vai contro gli scogli delle tribolazioni,
guarda la Stella,
invoca Maria!
Se, turbato dal pensiero delle tue colpe,
stai per lasciarti vincere dalla tristezza,
e stai per cadere nell’abisso della disperazione,
pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi,
pensa a Maria, invoca Maria.
Seguendo Lei, non devierai;
invocandoLa, non ti smarrirai;
pensando a Lei, non peccherai;
tenendoti stretto a Lei, non cadrai;
affidandoti a Lei, più nulla temerai.
Con il Suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera,
sotto la Sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata.
Amen.

L'AMORE PUO' TUTTO


Sii l’espressione della bontà di Dio:
bontà nel tuo volto e nei tuoi occhi,
bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto.
(Madre Teresa di Calcutta)

TU CI HAI REDENTI CON LA TUA CROCE E LA TUA RISURREZIONE

SALVACI,

O SALVATORE DEL MONDO!

MADRE DI LUCE


Santa Maria, Madre di Dio,
Tu hai donato al mondo la Vera Luce,
Gesù, Tuo Figlio, Figlio di Dio.
Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio
e sei così diventata Sorgente
della bontà che sgorga da Lui.
Insegnaci a conoscerLo e ad amarLo,
perchè possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore
ed essere sorgenti di acqua viva
in mezzo a un mondo assetato.
(dall'Enciclica Deus Caritas Est)

ALLA RICERCA DEL REGNO DI DIO


Ciò che il mondo disprezza, deride, scarta, Tu, Signore, invece ami, comprendi e poni al centro delle Tue attenzioni.
La Tua logica, o Dio, non è la logica del mondo: amare Te vuol dire sporcarsi nel fango della miseria, della povertà, dell'ingiustizia, per essere “prossimo” a tutti i poveri che incontro nella vita di ogni giorno.
Ognuno di loro mi ricorda che la ricerca della giustizia di Dio è mio impegno.
Perdonami, Signore, perchè non ho cercato il Tuo Regno e la sua giustizia.

NON DIMENTICARE MAI CHE...

E-MAIL DALL'ALDILA'


Una coppia decide di passare le ferie in una spiaggia dei Caraibi, nello stesso hotel dove passarono la luna di miele 20 anni prima. Però, per problemi di lavoro, la moglie non può accompagnare subito il marito; l'avrebbe raggiunto alcuni giorni dopo.
Quando l'uomo arriva, entra nella camera dell' hotel e vede che c'é un computer con l'accesso a Internet. Decide allora di inviare un'e-mail a sua moglie, ma sbaglia una lettera dell' indirizzo e, senza accorgersene, la manda ad un altro indirizzo.
L'e-mail é ricevuta da una vedova che stava rientrando dal funerale di suo marito e che decide di vedere i messaggi ricevuti.
Suo figlio entrando in casa vede sua madre svenuta davanti al computer e sul video vede l'e-mail che lei stava leggendo:
"Cara sposa, sono arrivato, tutto bene; probabilmente ti sorprenderai di ricevere mie notizie per e-mail ma adesso anche qui hanno il computer ed é possibile inviare messaggi alle persone care. Appena arrivato mi sono assicurato che fosse tutto a posto anche per te quando arriverai lunedì prossimo. Ho molto desiderio di vederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo come lo é stato il mio".

N. B. Non portare molti vestiti, perché qui fa un caldo infernale.

Attenzione a non sbagliare indirizzi di posta elettronica. Potrebbe non succedere nulla ma... potrebbe provocare anche grossi guai!

8 ottobre 2011

SENZA TE


Senza Te, io che sarei?
Io sono perché Tu sei.
Senza Te, come vivrei ?
Io vivo perché Tu vivi:
Senza Te, io che sarei?
Sarei una vela senza vento,
sarei un corpo senza mente,
sarei una mente senza pensiero.
Vinco il mondo insieme a Te
perché Tu sei la mia forza,
perché Tu sei il mio respiro,
perché Tu sei la Fonte del mio amore.

IL VOLTO DELL'AMORE

Il Tuo Volto io lo conosco:

è il Volto dell'Amore!

PARLARE


Il predicatore era in ritardo. Nella cappella del convento, le suore in attesa erano arrivate al quindicesimo mistero del Rosario, quando suonò il campanello della portineria.

Trafelato, il predicatore si scusò imbarazzato dicendo alla superiora che l’attendeva: “Mi dispiace, Madre, ma non sono riuscito a prepararmi…”.
“Non importa”, rispose la superiora, “parli pure a vanvera”.


La lingua più parlata nel mondo è “a vanvera”. Miliardi di parole, ogni giorno, ci investono, ci trafiggono, ci soffocano.
Saper parlare è un grande dono. Perché l’uomo non dica troppi spropositi Dio gli ha donato dieci dita perché possa ricordare i suoi saggi consigli:
“Che la tua prima parola sia buona.
Che la tua seconda buona sia vera.
Che la tua terza parola sia giusta.
Che la tua quarta parola sia generosa.
Che la tua quinta parola sia coraggiosa.
Che la tua sesta parola sia tenera.
Che la tua settima parola sia consolante.
Che la tua ottava parola sia accogliente.
Che la tua nona parola sia rispettosa.
E la tua decima parola sia saggia.
Poi, taci!”.

MARIA, MODELLO DI VITA NELLA FEDE


O Dio, Padre nostro, nella Santissima Vergine Maria ci hai dato un Modello di vita nella fede.
Maria è beata perché ha creduto e ha avuto pienamente fede in Te.
Accettando con un Cuore Immacolato il Tuo Verbo Eterno, Maria L'ha concepito nel Suo grembo verginale, e l'ha avvolto nel Suo amore materno.
Maria ha compreso meglio di tutti le parole pronunciate dal Suo Figlio e le ha messe in pratica in modo perfetto.
Per questo Maria Gli è la più cara fra tutti gli esseri umani, in quanto Serva di Dio che sa ascoltare e credere.

AMA E FAI AMARE IL SANTO ROSARIO


«La Corona del Santo Rosario fa del più povero della terra, l’uomo spiritualmente più forte, più ricco di Grazia di Dio, felice, ricolmo di pace, amato da Maria e considerato Suo figlio prediletto. Il Rosario ci fa ottenere il dono della sapienza, perché ci fa comprendere il senso della vita, ci dà lume soprannaturale per cercare Dio, solo Dio e stare sempre con Dio, così da allontanarci dalle vanità terrene e da ciò che dispiace a Gesù e a Maria.
Potenza del Santo Rosario, perchè ci rende sempre più umili, buoni, esperti del sapere divino, capaci di resistere al maligno e meritevoli del Paradiso.
Il Rosario è Arma potente, solamente se recitato con attenzione: più delle labbra deve parlare il cuore. Nella nostra mente non deve esserci altro che l’Ave Maria, si deve pensare a ciò che si dice con la bocca, perché una sola Ave Maria recitata bene, è più meritoria di 200 recitate male.

Dice San Luigi, che “nessuna preghiera è più meritoria per l’anima e più gloriosa per Gesù e Maria quanto il Rosario ben recitato”.
Il Santo Rosario
non è un’arma qualsiasi, perché anche l’arma più debole è un’arma, ma è l’ARMA POTENTE, immensamente più potente di tutte le potenze del mondo messe insieme, perché col Rosario abbiamo la Madre di Dio e, quindi, la SS. Trinità stessa dalla nostra parte. E chi è superiore in questo mondo di Colui che ha creato questo mondo, che lo alimenta con il Suo soffio vitale e può farlo sparire quando vuole? Nessuno e nessuna cosa al mondo potrà mai vincerci o abbatterci, senza la permissione Divina.
Il Rosario è chiamato Arma potente, perché è strumento di difesa e strumento di offesa. Di difesa da tutti gli attacchi diabolici, da coloro che intenzionalmente cercano di arrecarci del male con le parole o con le opere. Di offesa a tutte le situazioni negative che incontriamo nella vita e che dobbiamo superare con l’amore, il perdono, il silenzio, la bontà e la comprensione.
Nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima la Madonna ci ha invitato a recitare il Rosario come Arma potente contro il male, per portarci alla vera pace.
“Il Santo Rosario è un’Arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato”, questo insegnava e scriveva una grande anima come San Josemaria Escrivà.
Anche Suor Lucia di Fatima ha detto questo: “Il Rosario è l’Arma più potente con cui possiamo difenderci in campo di battaglia”.
È molto famoso quanto avvenne nella battaglia di Lepanto, per arginare l’invasione musulmana. Giunti all’apice della loro potenza nel Mediterraneo, i maomettani minacciavano sul serio di invadere l’Europa cristiana. Il Papa San Pio V formò una lega, a cui presero parte le Repubbliche italiane di Venezia e di Genova; vi si unì la flotta della Spagna. Comandante in capo fu Don Giovanni d’Austria.
Fin dal 17 settembre 1571 il Papa aveva ordinato a tutta la cristianità di chiedere aiuto dal Cielo, mediante la pia recita del Santo Rosario. Prima di partire all’attacco, a Lepanto i marinai cristiani recitarono anche loro devotamente il Rosario, mentre il Legato Pontificio dava loro la solenne Benedizione Apostolica. Per ben 3 ore i 65.000 uomini, i quali avevano ricevuto la Santa Comunione, continuarono a recitare il Rosario. La battaglia infuriò al tardi pomeriggio; i turchi furono sbaragliati e completamente sconfitti; e mai più si ripresero. Don Giovanni attribuì il grande trionfo della flotta cristiana alla potente intercessione della Regina del Rosario. Il Senato veneziano così ne scrisse agli altri Stati che formavano la lega: “Non furono i generali, né i battaglioni, né le armi che ci procurarono la strepitosa vittoria di Lepanto; ma fu nostra Signora del Santo Rosario”.
L’Arma potente del Rosario è utile a tutti, efficace a coloro che lo recitano con umiltà, fede, perseveranza, grande attenzione, e soprattutto con amore.
Certo è cosa molto difficile - specialmente per i principianti - non avere distrazioni, perché la fantasia o il diavolo portano a volte la mente altrove.

Rivolgiamoci alla Madonna, non pensiamo di vincere le distrazioni da noi stessi - pur sforzandoci di non distrarci durante il Rosario e di impegnarci a diminuire le distrazioni -, ma con il Suo aiuto, tutto sarà facile, specialmente se noi ci siamo consacrati al Suo Cuore Immacolato.
Nel libro “Il segreto meraviglioso del Santo Rosario”, San Luigi Grignon da Monfort indica che non è sufficiente recitare le Ave Maria con la bocca, bisogna che sia principalmente il cuore a parlare, ad amare: “Per pregare bene non basta esporre le nostre domande con la più bella fra le preghiere qual è il Rosario: occorre anche una grande attenzione perché Dio ascolta la voce del cuore più che la voce della bocca. Mèttiti alla presenza di Dio: pensa che Dio e la Sua Santa Madre ti guardano, che l’Angelo Custode posto alla tua destra coglie le tue Ave Maria, se dette bene, come altrettante rose per farne una Corona a Gesù e a Maria”.
Anche se un principiante non capisce il valore del Rosario, è sempre bene recitarlo, perché piano piano prenderà comprensione di questa sublime preghiera. È la Madonna ad accendere l’amore verso il Santo Rosario.
Con il Rosario uno va dritto al cuore del cristianesimo, recita la preghiera che impregna tutta la Rivelazione operata da Gesù. È questa preghiera a favorire la conversione, perché c’è la Madre di Dio che prega con te, prega per te, prega su di te.
È grande cosa recitare il Rosario in grazia di Dio o quantomeno avere il proposito di uscire dallo stato mortale, perché senza la grazia nell’anima, le preghiere e buone opere non sono meritevoli davanti a Dio. Non per questo, i peccatori non devono recitarlo, anzi, devono recitare molte Corone per ricevere molte grazie. Più c’è purità nella persona, più il Rosario diventa l’Arma potente.
Dio ci vede sempre, Maria in Dio non toglie gli occhi dai suoi consacrati e non abbandona i peccatori, ma ricordiamo che specialmente durante la recita del Rosario, Maria è presente, perché lo recita con noi, e raccoglie quelle Rose che noi Le offriamo, per portarle davanti al Trono di Dio.

Ogni Ave Maria, ogni Rosa che noi offriamo alla Madonna, Gesù la vede, la conosce, l’accetta perché è data alla Sua Madre, che è Avvocata potente davanti a Dio e ci ottiene Misericordia, quando siamo invece meritevoli di castighi».

(padre Giulio Maria Scozzaro)

DI GESU' CHE SI IMMOLA NEL SACRIFICIO DELLA MESSA NON C'E' PIU' TRACCIA...


È indubitabile che la forza e l’azione dei diavoli nel mondo è devastante. Quanti non credono alla loro esistenza sono senz’altro già in mano dei diavoli.

Questa è la prima grande astuta conquista dei diavoli: convincere che non esistono. Se non esistono, perché pregare o guadagnare meriti per evitare l’inferno? L’inferno stesso non può esistere se non esistono i diavoli…
Per vincere la forza e la scatenante malizia dei diavoli, è assolutamente indispensabile fornirsi di una forza superiore, è la forza di Dio, che possiamo ricevere attraverso i Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, e con la Messa e il Santo Rosario.
I diavoli negli esorcismi dicono di non temere Dio, e chiaramente è una spacconata, fanfaronata, smargiassata. Ma hanno terrore dell’Ave Maria, dei Nomi di Gesù e di Maria. Poi, farebbero di tutto per eliminare la Messa dalle Chiese… per il momento sono riusciti nell’intento di trasformare moltissime Messe in festini, balli e barzellette.
Infatti,in molte parrocchie si prepara la partecipazione di donne e uomini ministranti come si fa per uno spettacolo, perché l’obiettivo principale è di stupire per la scenografia. In questo modo i fedeli sono contenti, come se stessero davanti alla televisione ad assistere ad uno spettacolo.
E Gesù che Si immola nel Sacrificio della Messa? Non c’è più traccia…

6 ottobre 2011

IO E DIO


In un cuore, io; nell'altro, Tu, Signore: insieme, per sempre!